Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Migranti, il ministro Pinotti: «Occhi puntati sull’Adriatico» Ma per il Pil stranieri preziosi

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essere vigili su tutti i fronti. La sicurezza si gestisce prevenendo ed essendo in grado di affrontare i rischi: dal 7 ottobre, dopo la raccolta di informazio­ni, siamo passati alla seconda fase, quella del contrasto agli scafisti in acque internazio­nali. In questo contesto — ha chiuso la Pinotti — l’Italia, con Mare Sicuro, ha lavorato molto bene, con numerosi operazioni di contrasto».

Intanto a Verona, al IV Forum Euroasiati­co, il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, dichiarava: «In un momento in cui in Europa si sta cercando di alzare i muri e di rinchiuder­si nei propri confini, temendo chissà quale minaccia dall’esterno e non rendendosi conto che chiudersi significa perdere occasioni, noi cerchiamo di svolgere un ruolo di dialogo e di confronto».

Più «vicino» a noi il quadro tracciato dalla Fondazione Moressa nel «Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazio­ne», sviluppato co il contributo della Cgia di Mestre. Emerge che «511.558 stranieri regolari ricoprono un ruolo di primo piano». Secondo il dossier, nel 2014 i 246mila occupati stranieri nella nostra regione hanno prodotto circa 13 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 10% della ricchezza locale complessiv­a. Le imprese straniere in Veneto sono 45mila, il 9,1% del totale e nel periodo 2009/2014, mentre gli imprendito­ri nati in Italia sono diminuiti del 7,2%, probabilme­nte a causa della crisi, i nati all’estero hanno registrato un +14,6%. Non è finita. «Le rimesse degli immigrati, ovvero i soldi inviati in patria dagli stranieri residenti in Veneto, ammontano nel 2014 a 426 milioni di euro — rivela la Fondazione Moressa —. Denaro che va a sostegno delle famiglie nei Paesi d’origine. Dai dati emerge una fotografia dell’immigrazio­ne che non è fatta solo di sbarchi e accoglienz­a profughi, ma anche e soprattutt­o di lavoratori integrati nel tessuto nazionale e regionale. In Veneto gli immigrati producono il 10% della ricchezza Dall'alto Roberta Pinotti e Maria Elena Boschi complessiv­a e versano 722 milioni di Irpef. Inoltre, contribuis­cono allo sviluppo dei Paesi d’origine con 426 milioni di rimesse».

Quanto alle nazionalit­à presenti sul territorio, prevalgono i romeni (22,7%), seguiti da marocchini (10,4%), albanesi (7,8%), moldavi (7,6%) e cinesi (6,3%). La top ten delle etnie più presenti si completa con bengalesi, serbi, ucraini, indiani e macedoni. Insomma, la componente dell’Est prevale. Infine, se a livello regionale gli stranieri rappresent­ano il 10,4% della popolazion­e, in diversi Comuni registrano una presenza molto più alta. Lonigo, San Bonifacio e Arzignano spiccano per un’incidenza oltre il 19%: quasi un abitante su 5 è immigrato. Ma anche il Padovano registra percentual­i importanti: 15,8% nel capoluogo e 16,3% a Camposampi­ero.

Boschi L’Europa alza i muri, noi cerchiamo il dialogo e il confronto

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