Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
El Greco, già settemila prenotazioni «Negozi e bar aperti tutto il giorno»
Via alle grandi mostre, l’Ascom studia contratti più flessibili per gli operatori turistici
TREVISO Con la mostra di El Greco, Treviso riapre le porte alle grandi mostre e punta in alto. Non è un caso se imprese e operatori si sono inventati iniziative e gadget per dire a tutti che la città è pronta a riprendersi il suo posto, nel panorama nazionale, grazie agli eventi culturali, con una sempre maggiore collaborazione di bar, negozi e ristoranti, e orari più consoni a un centro storico che vuole crescere. «El Greco in Italia – Metamorfosi di un genio» apre domani a Ca’ dei Carraresi ma ha già messo sul tavolo cifre interessanti: sono già più di settemila gli ingressi prenotati, per piccoli e grandi gruppi. «Arrivano anche dalla Slovenia e dall’Austria – commenta con soddisfazione l’organizzatore, Andrea Brunello - ed è un inizio molto positivo considerato che le prenotazioni aumentano dopo l’inaugurazione, con il passaparola. Non c’erano numeri simili dalla mostra del Canaletto nel 2009. Nel primo week end l’affluenza sarà molto elevata, ci aspettiamo due, tremila persone». La città spera, e non è un’illusione. È arrivato davvero il momento di tornare capoluogo.
El Greco è il primo evento della lunga stagione d’arte che aspetta Treviso: il 29 ottobre riapre dopo 12 anni il museo Bailo con l’arte del Novecento, Rossi e Martini; il giorno dopo tocca a Santa Caterina mostrarsi nella sua nuova veste, dopo il restauro, con le collezioni stabili e l’esposizione dei capolavori di Escher. «La città si aspetta molto dalle grandi mostre e dalla rinascita culturale – commenta il presidente di Confcommercio Renato Salvadori -. Ciò che viene a mancare come inurbamento interno, almeno per un periodo che speriamo essere il più lungo possibile, viene recuperato con i turisti. El Greco, Bailo, Santa Caterina e Goldin sono una rete duratura nel tempo, almeno un anno e mezzo, in cui possiamo dare opportunità alla città e a tutta la provincia».
Anche gli operatori economici faranno la loro parte per sostenere Gente in coda a Ca’ dei Carraresi. Sopra, il Bailo e Salvadori dell’Ascom la nuova vita culturale di Treviso. Negli anni scorsi le attività commerciali avevano orari non compatibili con i turisti: negozi chiusi in pausa pranzo, ristoranti con le cucine ferme quando i viaggiatori avevano bisogno di un pasto caldo. Era stato anche terreno di scontro, in passato. «Con Unascom e le parti sociali stiamo studiando un adeguamento del contratto di lavoro degli operatori turistici per rendere categorie e imprese sempre più flessibili, nel rispetto delle esigenze che pongono e porranno i visitatori – spiega Salvadori -. Basta lamentele, persone che dicono di non aver trovato aperto per mangiare, o per acquistare. Dobbiamo cogliere le opportunità, dare risposte concrete». Ma anche singolarmente gli imprenditori danno il loro sostegno alla mostra ai Carresi: «Alcuni ottici hanno pensato delle lenti con gradazioni di colori acidi, quelli che usava El Greco – continua Brunello -. Il maestro gelatiere Dassiè ha realizzato tre gusti di gelato con pistacchi di Bronte dedicati al pittore. Goppion vende nelle sue torrefazioni in Veneto lattine decorate con immagini della mostra. Sono iniziative che dimostrano come non si tratti di un evento per un solo attore, ma per un’intera città che si risveglia e vuole riconquistare il ruolo internazionale che le spetta».