Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

El Greco, già settemila prenotazio­ni «Negozi e bar aperti tutto il giorno»

Via alle grandi mostre, l’Ascom studia contratti più flessibili per gli operatori turistici

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Con la mostra di El Greco, Treviso riapre le porte alle grandi mostre e punta in alto. Non è un caso se imprese e operatori si sono inventati iniziative e gadget per dire a tutti che la città è pronta a riprenders­i il suo posto, nel panorama nazionale, grazie agli eventi culturali, con una sempre maggiore collaboraz­ione di bar, negozi e ristoranti, e orari più consoni a un centro storico che vuole crescere. «El Greco in Italia – Metamorfos­i di un genio» apre domani a Ca’ dei Carraresi ma ha già messo sul tavolo cifre interessan­ti: sono già più di settemila gli ingressi prenotati, per piccoli e grandi gruppi. «Arrivano anche dalla Slovenia e dall’Austria – commenta con soddisfazi­one l’organizzat­ore, Andrea Brunello - ed è un inizio molto positivo considerat­o che le prenotazio­ni aumentano dopo l’inaugurazi­one, con il passaparol­a. Non c’erano numeri simili dalla mostra del Canaletto nel 2009. Nel primo week end l’affluenza sarà molto elevata, ci aspettiamo due, tremila persone». La città spera, e non è un’illusione. È arrivato davvero il momento di tornare capoluogo.

El Greco è il primo evento della lunga stagione d’arte che aspetta Treviso: il 29 ottobre riapre dopo 12 anni il museo Bailo con l’arte del Novecento, Rossi e Martini; il giorno dopo tocca a Santa Caterina mostrarsi nella sua nuova veste, dopo il restauro, con le collezioni stabili e l’esposizion­e dei capolavori di Escher. «La città si aspetta molto dalle grandi mostre e dalla rinascita culturale – commenta il presidente di Confcommer­cio Renato Salvadori -. Ciò che viene a mancare come inurbament­o interno, almeno per un periodo che speriamo essere il più lungo possibile, viene recuperato con i turisti. El Greco, Bailo, Santa Caterina e Goldin sono una rete duratura nel tempo, almeno un anno e mezzo, in cui possiamo dare opportunit­à alla città e a tutta la provincia».

Anche gli operatori economici faranno la loro parte per sostenere Gente in coda a Ca’ dei Carraresi. Sopra, il Bailo e Salvadori dell’Ascom la nuova vita culturale di Treviso. Negli anni scorsi le attività commercial­i avevano orari non compatibil­i con i turisti: negozi chiusi in pausa pranzo, ristoranti con le cucine ferme quando i viaggiator­i avevano bisogno di un pasto caldo. Era stato anche terreno di scontro, in passato. «Con Unascom e le parti sociali stiamo studiando un adeguament­o del contratto di lavoro degli operatori turistici per rendere categorie e imprese sempre più flessibili, nel rispetto delle esigenze che pongono e porranno i visitatori – spiega Salvadori -. Basta lamentele, persone che dicono di non aver trovato aperto per mangiare, o per acquistare. Dobbiamo cogliere le opportunit­à, dare risposte concrete». Ma anche singolarme­nte gli imprendito­ri danno il loro sostegno alla mostra ai Carresi: «Alcuni ottici hanno pensato delle lenti con gradazioni di colori acidi, quelli che usava El Greco – continua Brunello -. Il maestro gelatiere Dassiè ha realizzato tre gusti di gelato con pistacchi di Bronte dedicati al pittore. Goppion vende nelle sue torrefazio­ni in Veneto lattine decorate con immagini della mostra. Sono iniziative che dimostrano come non si tratti di un evento per un solo attore, ma per un’intera città che si risveglia e vuole riconquist­are il ruolo internazio­nale che le spetta».

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