Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Smog, il Comune: più controlli «Ma non vogliamo fare cassa»
Ordinanza no kat dal 2 novembre, bloccati 21 mila veicoli
TREVISO «Non è un’ordinanza repressiva ma educativa, per far riflettere i trevigiani sulla tutela dell’ambiente e i mezzi di trasporto più sostenibili»: l’assessore Luciano Franchin spiega così i provvedimenti al traffico che dal 2 novembre interesseranno il capoluogo. L’ordinanza antismog ferma le auto non catalizzate ( Euro 0, 1 e 2) fino al 30 aprile, ma con una pausa natalizia. La novità non è fra i divieti, ma sarà una maggiore attenzione della polizia locale alle auto in ingresso a Treviso, per fermare i mezzi non rispettosi dell’ordinanza. «Ma più controlli non significa necessariamente più contravvenzioni – spiega Franchin -. Le prime settimane saranno di tolleranza, per ricordare ai trevigiani che l’ordinanza è tornata in vigore. Il nostro scopo non è multare, ma rendere i cittadini consapevoli». Ormai è il terzo anno di ordinanza per Treviso: «Le caratteristiche mi sembrano le stesse dell’anno scorso – commenta il rappresentante di Ascom Stefano Mazzoli -. Maggiori controlli significa solo far rispettare regole che già ci sono, non introdurne altre. Se poi le eventuali sanzioni andranno a riempire un fondo per l’ambiente, gratifica tutti noi il rispetto della città in cui viviamo». D’altronde in termini di efficienza spiega Luigi Calesso «il blocco degli euro 0-1-2 permette una riduzione del 36% delle emissioni ottenuta “fermando” il 25% degli autoveicoli (circa 21 mila) mentre il metodo delle targhe alterne consente di ridurre del 50% le emissioni fermando per la metà dei veicoli». Ca’ Sugana ha stanziato 15 mila euro di contributi (assegnati in poche settimane) per acquistare biciclette elettriche, nuove caldaie e impianti a gas per le auto. (s.ma.) TREVISO Si è spento improvvisamente ieri mattina al Ca’ Foncello Riccardo Moscatelli, 63 anni, per lungo tempo dirigente comunale a Treviso ed ora a Casier, molto noto in città nella veste di presidente dell’Orchestra Filarmonia Veneta, del Festival Organistico Internazionale e dell’Itercral, consigliere dell’istituto Manzato e di AsoloMusica e componente del cda di Arteven. Due anni fa Moscatelli aveva subito un importante intervento cardiaco, senza mai riprendersi completamente. Lunedì, dopo aver accusato malessere e spossatezza, era stato ricoverato in ospedale. «Aveva perso molti chili – spiegano i suoi più stretti collaboratori – e si sentiva spesso molto stanco. Non per questo aveva rinunciato alle sue tante attività. Lo scorso 4 ottobre era alla chiesa di Preganziol per un concerto. Era felice dell’ultimo traguardo raggiunto: grazie alla sua determinazione è stata assegnata a Treviso una grande manifestazione organistica per il 2017». Musicista ed amministratore, con un passato in politica, frangia Dc, Moscatelli è ricordato come un uomo che viveva di idee e progetti che sapeva concretizzare, supplendo ai deficit finanziari, tessendo relazioni a livello locale, nazionale ed internazionale, come testimonia il conferimento della cittadinanza onoraria dell’Ost Tirol da parte delle autorità austriache. Oltre ad Elena, sua compagna dopo la scomparsa della moglie, Moscatelli lascia le figlie Rita e Giovanna, un nipotino e la sorella Gabriella. «La scomparsa di Riccardo Moscatelli lascia un grande vuoto nella nostra comunità – ha affermato il sindaco Giovanni Manildo -. Il suo impegno per il bene comune ha contraddistinto la sua attività in campo amministrativo, sociale e politico. Con passione e dedizione ha lavorato per vent’anni per il Comune di Treviso, dedicandosi con altrettanto impegno alla vita culturale e amministrativa della città. Ha saputo costruire e tessere rapporti con altre realtà, prima tra tutte la comunità di Lienz. Riccardo non smetterà mai di essere con noi: il ricordo di lui, del suo lavoro, della sua dedizione resterà sempre vivo nella nostra comunità». (a.belt.)