Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Trasporti Aperta procedura d’infrazione
test, a questo punto decisivo, del contratto dei metalmeccanici, che parte il 5 novembre.
Intanto anche la Cisl regionale si schiera per la riforma della contrattazione. Con un intervento del segretario generale aggiunto, Onofrio Rota, la sigla invita a non perdere di vista «l’obiettivo prioritario su cui convergono gli interessi delle parti sociali (o della loro componente maggioritaria): dare una svolta alla contrattazione, ponendo al centro quella aziendale o territoriale». E ancora, Rota: «Non significa abbattere i contratti nazionali ma considerarli per quel che sono: un perimetro di confini scavalcati e anestetizzati in ogni parte ad esclusione dei minimi tabellari. La contrattazione aziendale ha fatto della deroga una prassi. Questo è ciò che è accaduto in Veneto». Un richiamo chiaro, a Nordest: «Le relazioni industriali in Veneto hanno dato spazio alle intelligenze contrattuali piuttosto che al rispetto delle abitudini e dei vincoli». Cosa fare a questo punto, dopo i chimici, per Rota è chiaro: «Il contratto è stato firmato. Bene. Andiamo però avanti, per completare questa riforma della contrattazione che è tutto fuorché - e il riferimento è alla linea dura della Cgil - un marchingegno per ridurre i salari».