Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Io sono Robin Hood datemi i soldi»
MESTRE «Sono Robin Hood, voglio i vostri soldi per darli ai dipendenti». Una rapina così, in effetti, non l’avevano mai vista. Neanche chi, in quella banca, ci lavora da trent’anni. Il rapinatore, a volto scoperto, voleva una cifra precisa: 7 mila euro. Modesta, ma precisa. Specificando, inoltre, che come il celebre principe dei ladri avrebbe diviso il bottino tolto ai «ricchi» con i poveri, in questo caso il personale dell’istituto di credito. Q.G., 64enne del Trevigiano, è entrato nella filiale della Carige di via Forte Marghera a Mestre venerdì pomeriggio, intorno alle 16. A volto scoperto, ma armato di pistola scacciacani con il tappo rosso svitato (quindi impossibile da riconoscere come giocattolo), taglierino e spray al peperoncino. Si è avvicinato alle casse presentandosi, appunto, come Robin Hood. Mentre uno dei dipendenti, capita l’antifona, telefonava al 113, un altro ha incominciato a intavolare una trattativa per fargli capire che loro stessi non erano interessati all’offerta. «Guarda che qui, però, nessuno dei dipendenti vuole quei soldi». Di fronte a questa risposta, il rapinatore gentiluomo ha perso qualunque interesse a portare a termine il colpo. «Beh allora se non li volete voi, non li voglio nemmeno io». Quando le volanti del commissariato di Mestre sono arrivati sul posto hanno riconosciuto subito il 64enne, pregiudicato con diversi precedenti. In questo caso, però, la situazione sembrava essere fin troppo chiara. Il rapinatore, in realtà, era un uomo con evidenti squilibri psichici. La polizia, quindi, non l’ha arrestato ma solo denunciato a piede libero per tentata rapina e porto abusivo di armi. Il 64enne, riaccompagnato a casa, è stato segnalato ed affidato ai servizi sociali del Comune in cui risiede.
I dipendenti Guarda che qui, però, nessuno vuole quel denaro che tu rubi