Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tre migranti al lavoro in nero
Blitz a Villorba, 20 euro al giorno in carrozzeria. «Non un caso isolato»
VILLORBA «Temo purtroppo che non si tratti di un caso isolato. E’ la dimostrazione che la maggior parte di quelli arrivati in Veneto sono migranti economici, non certo in fuga dalla guerra». II sindaco di Villorba Marco Serena è lapidario su quanto accaduto qualche giorno fa nella sua città.
Un blitz della polizia locale ha scoperto la presenza di tre profughi che lavoravano in nero per conto di un residente di origini campane, proprietario di una carrozzeria in zona industriale. 20 euro di paga giornaliera per i giovani migranti nigeriani. Due di loro sono ospitati in una comunità di Mogliano Veneto, il terzo a Conegliano. Ogni giorno facevano la spola per Villorba: un paio lavorava nella carrozzeria, l’altro nella gestione di un deposito di merce rubata dagli ecocentri di tutta la provincia. La prima segnalazione di strani movimenti nell’area del capannone ha convinto i vigili ad approfondire l’indagine con una serie di appostamenti, prima di entrare in azione a colpo sicuro. Quando avevano già individuato due dei tre migranti in azione, l’arrivo di un furgone ha svelato la seconda attività illecita. All’interno del mezzo si trovavano apparecchi ed elettrodomestici sottratti ai Cerd. Le indagini ora dovranno stabilire come l’uomo abbia reclutato i ragazzi, e se fosse la prima volta. L’ombra inquietante è quella di un sommerso fatto di profughi impiegati come manodopera in nero. Quelli scoperti dalla polizia locale si trovano in attesa del riconoscimento del loro status, e per legge non possono lavorare. «Questo è lo specchio della gestione folle dei nostri governanti – tuona Serena, il sindaco che nel luglio scorso caricò in pullman 47 profughi abbandonati nel suo comune e li portò al Comando dei carabinieri di Treviso - stiamo accogliendo chiunque, senza distinzioni, lasciando che persone senza scrupoli approfittino della situazione. Intanto i nostri artigiani fanno la fame» .
Serena La dimostrazio ne che i profughi sono per lo più migranti economici