Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tra gli stand «Scorretti, ci scoraggiano»
Tra la gente: «Meglio scegliere strutture fuori dalla città»
PADOVA È polemica sui prezzi praticati da diversi alberghi del centro, nella città del Santo, durante il Salone «Auto e moto d’epoca», giunto oggi al quarto e ultimo giorno di apertura in Fiera a Padova. Dietro all’incremento dei listini c’è il successo dell’evento, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutta Europa e ormai fa rima con overbooking: gli albergatori padovani hanno fiutato l’affare e hanno deciso di ritoccare il listino per qualche giorno. Per Mario Baccaglini, patròn della manifestazione, i prezzi gonfiati «sono una decisione vergognosa che danneggia l’immagine della città». Ma i visitatori che ne pensano? Le reazioni sono disparate: c’è chi si indigna ma anche chi la prende con filosofia.
«Questo salone è fatto apposta per vedere e non comprare, i prezzi degli alberghi sono in linea con questa filosofia — sostiene Gabriele, 42 anni, di Modena —. È una politica scorretta, gli alberghi dovrebbero mantenere gli stessi prezzi tutto l’anno senza approfittarsene: quelli che li aumentano se lo possono permettere solo perché sono vicini alla Fiera, se fossero lontani non lo farebbero». Dirk, tedesco 59enne, arriva da Colonia e soggiorna a Montegrotto: «Ho prenotato con sei settimane d’anticipo e spendo 65 euro a notte, mi concedo un po’ di terme e vengo in Fiera con il treno, così evito il problema del parcheggio. Ho scelto un hotel fuori città perché so che in questi giorni i prezzi sono molto alti: un classico, ma finché la gente paga è giusto così».
Dario e Giovanni, romani di 25 anni e 43, sono venuti a Padova in giornata: «Ci saremmo fermati anche un weekend per girare il salone con più calma, ma i prezzi sono troppo alti. Purtroppo è un malcostume diffuso, succede anche a Genova per il Salone nautico o a Roma per il Giubileo. Ma così gli albergatori rischiano di scoraggiare gli appassionati più giovani, che hanno pochi soldi e devono già sostenere tante spese per partecipare all’evento». Roberto, 64 anni, è venuto in pullman con un club di Siena: «Il comportamento degli albergatori è scorretto ma non farà da deterrente, perché chi vuole venire è disposto a pagare di più. Al massimo ci sarà un ricambio dei visitatori: per il Palio di Siena i prezzi degli hotel schizzano alle stelle ogni anno, eppure c’è sempre gente».
«Ho prenotato un mese prima proprio per evitare brutte sorprese spiega Francesco da Forlì —. Sono venuto a Padova già diverse volte e ho notato che i costi delle camere sono aumentati nel corso degli anni, come anche quelli dei parcheggi. Significa che la manifestazione ha sempre più successo, ma anche che bisogna muoversi con largo anticipo». «Io ho cercato in zona Abano e ho trovato prezzi accettabili, si vede che l’effetto del salone non è ancora arrivato in zona termale — chiude Roberto da Milano —. Con i prezzi che ci sono in città, non potrei permettermi il weekend e sarei costretto a venire in giornata».