Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Socio italo-brasiliano per Carraro che vara aumento di 34 milioni
PADOVA Carraro vara un aumento di capitale da 34 milioni e apre la società ad un socio-italo brasiliano. L’accordo è stato siglato ieri. E riguarda la società padovana degli assali e della trasmissione di potenza quotata in Borsa, di proprietà per il 55% di Finaid, la finanziaria della famiglia industriale padovana guidata da Mario Carraro. Che per realizzare un aumento di capitale da 34 milioni di euro nel 2016, necesssario a sostenere il rilancio ha aperto il capitale alla famiglia dell’imprenditore italo-brasiliano Riccardo Arduini. Nato a Peschiera del Garda, passaporto italiano, Arduini e la moglie Julia Dora Koranyi Arduini rappresentano una famiglia in Brasile attiva nella finanza e nell’industria, dove detengono il gruppo dell’automotive Cinpal, ma anche società nei settori immobiliare e della logistica.
«Lo conosciamo da sempre, dai tempi della quotazione di Carraro», spiega Mario Carraro. L’intesa prevede un’esecuzione in due passi. Il primo è la cessione da parte di Finaid del 18,27% del capitale sociale di Carraro per 14 milioni, con una valutazione delle azioni a 1,66 euro (ieri le azioni in Borsa erano quotate a un prezzo di 1,85 euro), che fa salire gli Arduini al 19% del capitale e al 20% dei diritti di voto. Mario Carraro in forza dell’accordo detiene il 44% del capitale. L’accordo farà entrare Riccardo Arduini nel cda di Carraro come membro non esecutivo. Il secondo passo sarà il varo di un aumento di capitale da eseguire entro il 30 aprile 2016, in cui gli Arduini metteranno 20 milioni di euro, mentre i Carraro inietteranno i 14 milioni di euro arrivati dalla vendita. L’accordo siglato ieri lega poi Finaid e gli Arduini in un patto parasociale che durerà fino al bilancio 2016. Che assicura la quota di controllo del 51% nelle mani dei Carraro anche dopo l’aumento di capitale. «L’azienda non scapperà dalle mani della famiglia», dice Mario Carraro.