Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rimpianto azzurro: «Quell’ultima partita la volevo giocare»

Mauro, mito Benetton, ripercorre la carriera in Nazionale

- Andrea Pistore © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un piccolo boccone amaro in una storia sfavillant­e, meritava questo epilogo?

Nessuna polemica e non voglio farla. Non va svilita l’ultima partita, era una cosa a cui tenevo. Il dispiacere più che altro è per il fattore tecnico e per quello che avevo dimostrato in questo mondiale. Ogni cosa ha il suo tempo, i polveroni non servono a niente.

Il tributo è venuto comunque e da tutto il mondo del rugby...

Al di la della motivazion­e, ho apprezzato l’affetto e il sostegno di tutti. Sono contento di quello che i tifosi e i compagni hanno dimostrato anche solo con poche parole. È importante che la storia venga ricordata.

Adesso come sta?

Un anno fa avevo scelto di smettere con la variabile del mondiale. Ora mi do un mese per assestarmi e riprendere gli equilibri.

Mauro cosa farà da grande?

Gestisco la M2M, una società di servizi alle aziende e ai privati che lavora nella comunicazi­one con la produzione audiovisiv­i.

Nel mondo del rugby ci resterà?

Lo coltivo un po’ alla volta. Ci sono diverse figure che potrei ricoprire. Questo sport è passione e gioco. Ho un campus che porto avanti, sia dal punto di vista tecnico, sia gestionale. Vedremo.

Un amore con la palla ovale sbocciato da bambino…

Quando avevo 5 anni era uno sfogo dopo la scuola. Nella mia zona a Tencarola (prima periferia padovana, ndr) sono nati tanti campioni. Mio fratello, Alessandro Chillon, Andrea Marcato. La cosa incredibil­e è che per me è rimasta una passione anche a 36 anni.

A proposito di suo fratello, siete serviti più voi al rugby o più questo sport a creare il vostro mito?

Le cose sono state reciproche, grazie alla palla ovale una passione è diventato un mestiere. Siamo stati utili a portare avanti l’immagine del rugby.

Il ricordo più bello

di

voi

due insieme?

Quando abbiamo vinto in casa col Galles, nel 2007 e giocavo al centro insieme a lui.

Cos’è successo alla Nazionale negli ultimi anni? E la palla ovale veneta come sta?

In Azzurro ci sono stati diversi problemi che hanno rallentato il processo di crescita. In Veneto si sta facendo un gra n lavoro per riportare in alto i club.

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