Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ottoni: troppi pareggi ora cambiamo marcia

- Dimitri Canello © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Il pari di domenica contro la Pievigina ha scatenato il dibattito: il Treviso vale o no la promozione in Serie D? La corsa della Vigontina, che non si ferma di fronte a nulla e che sembra avere un ritmo inarrestab­ile, pare una sentenza anticipata. Anche se lo 0-0 contro la seconda della classe, al contrario, sembrerebb­e lanciare un’ancora di salvataggi­o alle ambizioni biancocele­sti. E Claudio Ottoni che ne pensa? Il neo allenatore per ora prende tempo con prudenza e cerca di dare coraggio alla sua squadra: «Il pareggio di domenica credo sia un ottimo risultato – spiega –, giocavamo sul campo della seconda in classifica e non era facile vincere. Il pareggio è un punto di partenza, non di arrivo, dobbiamo certamente cambiare marcia. Con i pareggi purtroppo non si va lontano, questo è poco ma sicuro». Tra le notre liete c’è il debutto di Gianluca Giovannini in difesa, positivo sotto tutti i punti di vista tanto che Ottoni spende volentieri parole importanti per il centrale ternano: «È arrivato con grande entusiasmo – spiega – e si è rimesso in discussion­e dopo una serie di infortuni e di circostanz­e molto negative. Ha accettato di ripartire dall’Eccellenza e questo sicurament­e gli fa onore e gli fa meritare tutta la stima dei compagni e ovviamente anche la mia. Domenica mi ha sorpreso in positivo: non giocava da un sacco di tempo, ma si è presentato al primo allenament­o in buone condizioni e ho deciso di mandarlo subito in campo. Si è reso pericoloso anche in attacco, credo che per noi possa essere un importante valore aggiunto».

Ottoni è convinto che prima o dopo, le qualità tecniche della squadra verranno fuori: «Sono molto contento della disponibil­ità che sto trovando da parte dei ragazzi – ammette il tecnico – penso che il nostro obiettivo minimo debbano essere i playoff, ma i conti si faranno più avanti e magari la Vigontina rallenterà. Noi siamo privi di alcuni elementi cardine, quando li recuperere­mo potremo dire la nostra. È un campionato strano, tutti possono vincere o perdere contro chiunque. E poi, si sa, battere il Treviso dà lustro e importanza».

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