Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tele tridimensionali Le «trasformAzioni» di Federica Fontolan
rune e dei tarocchi, creazione di monili simbolici, destrieri di Camelot, giochi di semola, guerrieri della tavola rotonda, alchimia e locanda di re Artù, sono solo alcune delle attrazioni del percorso di Camelot
Alle 20.30 parata sui trampoli «Inferus», alle 21 di venerdì inaugurazione ufficiale del Festival con ospite speciale Donatella Pompadour. Segue L’Orologio Incantato, spettacolo a cura del Parallelo Multivisione. E alle 21.30 al Parco Urbano Termale Il Drago show del Teatro dei Venti. Sabato 31 ottobre, ore 11 di fronte Hotel Orologio il percorso sensoriale Il Bosco Stregato (prenotazioni allo 049 8245275). Alle 15.30 al Museo Internazionale della Maschera Amleto e Donato Sartori Laboratorio creativo La magia delle ombre, giochi di luce e oscurità: pomeriggio di creatività con racconti e storie fantasiose. E le ombre fantastiche diventeranno racconti. Nel laboratorio è compresa anche merenda con pane e cioccolato. Tutti gli appuntamenti su www.festivaldellamagiaedelmistero.it
Sono vere e proprie «TrasformAzioni» quelle di Federica Fontolan. Per trasformare bisogna agire e le azioni sulla tela trasformata sono proprio il tratto distintivo di questa eclettica artista padovana, già assistente del celebre maestro Alberto Biasi. Si potrà visitare «TrasformAzioni» dal 30 ottobre al 27 novembre negli spazi espositivi dello storico palazzo Dondi dall’Orologio di Corso Milano a Padova, sede della Bim, Banca InterMobiliare d’investimento e gestioni. Mentre la vernice è fissata per giovedì dalle ore 18.30, strettamente su invito. L’autrice, partendo da riflessioni condivise sull’uso cinetico e tridimensionale della tela, approda a uno stile personale. La sua trasformazione avviene “naturalmente” come accade a chi segue la via Zen - senza mai abbandonare l’intuizione fondatrice: la tela in torsione e il movimento. Fontolan rende tridimensionale la tela usando la tecnica dell’origami. Nelle colte forme suggeriteci dall’artista si rintracciano significati archetipi: così, nel suo dittico “Alchimie Geometriche” Fontolan, una volta fissato il metamorfismo – evidenziato dalle figure optical – lo mette in assonanza alla “geometria sacra”, oggi chiave verso la nuova fisica post-quantistica. In questa mostra però Fontolan si apre ad operazioni altre, lasciando presagire un possibile intervento nel design, nella ceramica, nell’architettura d’interno. La mostra sarà itinerante, troveremo le opere di Fontolan in molte altre città ospitanti la Bim, da Treviso a Milano a Roma.