Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Spara in aria e caccia i ladri, ma ora rischia una multa «Dovevo farmi derubare?»

- Roberta Polese © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Gli accesi dibattiti sulla legittima difesa, sull’eccesso colposo, sui patrocini gratuiti, sulle norme dei codice penale, sono lontani anni luce da via Carlo Alberto a Grantorto. Qui due sere fa Antonio Miazzo, 70 anni, assessore comunale che di mestiere fa l’allevatore, ha sparato due colpi di fucile in aria per far scappare i ladri che gli stavano entrando in casa. Ha usato un metodo antico come le mura della casa in cui è nato e cresciuto e che custodisco­no ciò che ha di più importante: sua moglie, le sue cose, le sue mucche. «Cos’altro dovevo fare? Aspettare che entrassero? - dice Miazzo che mostra il fucile col quale ha tirato i due “schioppi” come li chiama lui – mia moglie urlava disperata, io li sentivo che stavano tentando di entrare rompendo gli scuri del bagno, ho preso il fucile e sono uscito in terrazza, e ho sparato in aria», spiega nella sua villetta sperduta nelle campagne. Miazzo è nato cresciuto qui, è un uomo semplice, che si è fatto eleggere in una lista civica e che non vuole avere a che fare nulla con la politica: la sua delega è ambiente e opere idrauliche. Si occupa della terra insomma, perché è questa che gli dà da mangiare. Lunedì a mezzanotte e mezza lui e la moglie erano già a letto da parecchie ore. La prima a svegliarsi è lei, gli dice che sente rumori. Lui capisce subito che c’è qualcuno che tenta di entrare. «A quel punto ho preso il fucile e sono uscito in terrazza... Legittima difesa? Ho sparato per mandarli via, perché questa è casa mia e perché la Maria (la moglie, ndr.) urlava disperata per la paura – racconta – se fossero entrati e mi avessero ammazzato chi ci andava a mungere le mucche domani mattina? Io sono una persona semplice e non ho coraggio di uccidere nemmeno una bestiola. Non so se avrei sparato addosso a qualcuno nel caso fosse entrato in casa, so solo che in qualche modo dovevo pur mandare via questa gente, io questa casa l’ho costruita mattone su mattone, le vede queste mani? – dice mostrando dita deformate da una vita di lavoro – queste mani hanno messo su tutto quello che mi dà da vivere, io non vado a rubare a casa di nessuno e nessuno deve permetters­i di entrare a casa mia senza il mio permesso». I ladri hanno visitato altre famiglie in zona. Ora Miazzo rischia di passare dei guai, anche se il porto d’armi è regolare. I carabinier­i stanno facendo tutti gli accertamen­ti, ma con ogni probabilit­à arriverà una multa. Per ora l’arma non è stata sequestrat­a.

Intanto nel dibattito sulla legittima difesa, ulteriorme­nte alimentato proprio dall’episodio di Grantorto dopo i fatti della Lombardia, è intervenut­o ieri anche Flavio Tosi. «Io sono un cacciatore e ho armi, ho la pistola sul comodino. Se entra un estraneo in camera la uso», ha detto in serata il sindaco di Verona, ospite di XNews su Antennatre. «La userei solo, e spero di non usarla mai - ha aggiunto il leader di Fare! - se uno mi arriva in camera. Ho faretti in giardino, inferriate a tutte le porte, ho l’allarme ai piani, quindi entrare in casa ce ne vuole. Certo se uno riuscisse di notte ad entrare in casa mia, e m’arriva in camera, io a quel punto mi difendo».

Tosi Ho la pistola sul comodino, se entra un estraneo la uso

 ??  ?? Armato Antonio Miazzo, assessore comunale e allevatore a Grantorto, è titolare di un regolare porto d’armi. Il fucile non è stato sequestrat­o
Armato Antonio Miazzo, assessore comunale e allevatore a Grantorto, è titolare di un regolare porto d’armi. Il fucile non è stato sequestrat­o
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy