Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La vicenda

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Sabato scorso l’incidente dell’Airbus russo, che ha provocato la morte di 224 persone le prime voci sull’esplosione di una bomba a bordo – spiega Russo – le disdette sono state immediate».

Resta il capitolo dei controlli, Enac ha invitato le compagnie aeree a dare un giro di vite sugli scali egiziani attraverso controlli aggiuntivi. Meridiana, in Egitto da 20 anni, non ha aspettato l’invito di Enac: il responsabi­le della sicurezza stava già volando verso il Mar Rosso. Neos (Gruppo Alpitour), invece, al momento non ha previsto controlli aggiuntivi. «Si tratta di controlli a bordo, a imbarco completato – spiega Roberta Carli, direttore aeroportua­le per il Nordest di Enac – le compagnie possono scegliere se affidarsi a società di security locale». Scali egiziani schizofren­ici sui controlli, secondo Fragasso, «a tratti maniacali, a tratti lassisti». Il risultato, secondo Russo «è un 70% di disdette probabili senza contare quelle last minute. E pensare che fino al 2008 dal Veneto partivano per Natale e Capodanno dalle 12 alle 15mila persone».

I prossimi voli per Sharm dal Catullo sono programmat­i per domenica prossima: per ora le due compagnie dicono che non c’è stata alcuna disdetta. Infine, fra i Veneti in Egitto, c’è anche Alberto Sartori, al lavoro da una settimana fra Il Cairo e Alessandri­a per una multinazio­nale che si occupa di certificaz­ione. «Nella capitale si parla poco dei fatti di Sharm – spiega – e tutto appare tranquillo, sono stato a visitare le piramidi da solo in taxi e non c’è stata ombra di problema. L’unico tema che scuote l’opinione pubblica cairota è il traffico impazzito causato ieri da un piccolo acquazzone».

(altri servizi sul Corriere della Sera)

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