Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Boccone di traverso in aeroporto, salvata da un agente
Studentessa in stage rischia di soffocare, poliziotto interviene e la soccorre. «È stato spaventoso»
TREVISO Le è andato di traverso un pezzo di mela ed ha rischiato di soffocare ma è stata salvata in extremis da un agente della Polaria. Protagonista una 18enne studentessa di Paese che frequenta l’istituto Mazzotti di Treviso, Irene Liziero, che ha appena concluso uno stage formativo all’aeroporto Canova con AerTre. Mercoledì la ragazza era in pausa pranzo con una compagna di classe e attorno alle 13.30 ha raggiunto una saletta al secondo piano dello scalo. Tra chiacchiere e risate, le è improvvisamente andato di traverso un boccone di mela.
«Non riuscivo più a respirare, sono andata nel panico – racconta Irene -. La mia amica ha cercato di aiutarmi, ma senza successo, poi mi ha passato il ventolin, che ho sempre con me perché soffro d’asma». La 18enne stava per perdere conoscenza quando è stata raggiunta dall’assistente capo della polizia aeroportuale Mauro Maurizio. L’agente, 42 anni, che aveva sentito l’amica di Irene alzare la voce, si è subito reso conto della gravità della situazione ed ha praticato alla studentessa la manovra di Heimlich, grazie alla quale è riuscito a farle espellere il boccone. «Mi sono reso conto che una delle ragazze era in pericolo, quando sono uscito dalla sala operativa Irene era in stato confusionale – racconta Mauro Maurizio – e non si reggeva in piedi. Per fortuna che tempo fa mio fratello, che a sua volta ha salvato una persona con questa tecnica, mi aveva insegnato cosa fare». Quando all’aeroporto è arrivato il 118 Irene era già fuori pericolo. «Anche i medici ci hanno confermato che senza l’intervento dell’assistente capo la ragazza avrebbe potuto soffocare – spiega il comandante Stefania Niro -. Siamo contenti per lei e per il collega».
Le ho praticato la manovra con cui già mio fratello salvò una vita