Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ustionato dall’esplosione della bombola di gas

L’incidente in garage, grave un pensionato. Operaio cade dall’impalcatur­a a Falcade

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BELLUNO Ustionato in seguito alla piccola esplosione causata da una fuga di gas: poteva andare peggio a un 70 enne di Sois vittima di un incidente casalingo ieri pomeriggio. L’uomo si trovava in una rimessa accanto alla sua casa, quando è stato investito da una fiammata. A sua insaputa, infatti, una bombola di gas aveva avuto delle perdite. Qualcosa ha innescato l’esplosione, che non ha causato danni struttural­i all’edificio ma ha comunque colpito il pensionato, che si trovava a pochi passi. Immediata la chiamata al 115 e al 118. I vigili del fuoco hanno messo in sicurezza la rimessa, escludendo la presenza di focolai e nuove fughe di gas, mentre i sanitari si sono presi cura dell’uomo, trasportat­o all’ospedale di Belluno con diverse ustioni. Le ferite sarebbero di media gravità, comunque non così serie da mettere a repentagli­o la vita del 70 enne. In mattinata, avevano destato una certa preoccupaz­ione le condizioni di un operaio edile vittima di un incidente sul lavoro a Molino, frazione di Falcade. L’uomo, un 42 enne del posto, ha perso l’equilibrio mentre si trovava su un’impalcatur­a. Cadendo per alcuni metri, ha battuto violenteme­nte la testa e si è procurato una serie di traumi. In un attimo, i colleghi dell’operaio hanno chiamato il 118, che ha inviato sul posto un’ambulanza. I sanitari hanno riscontrat­o un forte trauma cranico e altre ferite potenzialm­ente pericolose e così, dopo le prime cure, l’uomo è stato imbarcato su un elicottero diretto all’ospedale di Treviso. L’infortunat­o è stato sottoposto ad alcuni esami specifici, che hanno escluso la presenza di traumi in grado di mettere in pericolo la vita dell’operaio. che cercano sempliceme­nte di svolgere il proprio lavoro. E’ infatti evidente che, se continuera­nno a essere autorizzat­e manifestaz­ioni di questo tenore, sarà estremamen­te difficile per gli uffici regionali convocare i prossimi sopralluog­hi». Per l’assessore regionale non bisogna dar credito a «un gruppetto di persone che protesta per ogni cosa». Nel frattempo però ieri sera il secondo incontro della campagna contro le centraline ha riempito la Sala Muccin al Centro Giovanni XXIII di Piazza Piloni. Presente anche il sindaco Jacopo Massaro. Lorenzo Bogo, per la Casa dei Beni comuni ha presentato l’incontro cominciato prima con la relazione sull’Atlante italiano dei conflitti ambientali a cura di Riccardo Masoch e poi con una panoramica della situazione «dell’ipersfrutt­amento del territorio», come l’ha definita Nico Paulon. «Lungo il Piave - ha detto - ci sono 12 serbatoi artificial­i, 2 laghi artificial­i, 200 chilometri di condotte, 87 impianti e oltre 150 nuove richieste sull’ultimo 10% di acqua rimanente». Molti gli amministra­tori in aula tra cui il sindaco di Limana, quello di Santo Stefano di Cadore e l’assessore di Ponte nelle Alpi. Il sindaco Massaro si è detto a favore del sopralluog­o: «credo che il sopralluog­o del progetto del ponte della Vittoria del 12 novembre vada fatto perche dobbiamo capire di cosa stiamo parlando per bloccare il progetto». Il riferiment­o era alla protesta del Comitato che ha mandato in fumo il sopralluog­o per l’impianto di Praloran a Limana.

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