Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Si amputa un braccio, dissanguato
Forno di Zoldo, l’anziano 88enne stava tagliando la legna con una sega circolare Il tragico incidente sotto gli occhi del figlio. E’ la terza vittima in due giorni
FORNO DI ZOLDO La sega circolare gli amputa un braccio, muore dissanguato poco dopo: la vittima del tragico incidente è Giorgio Campo Bagattin, 88 enne di Forno di Zoldo.
Ieri pomeriggio, l’anziano aveva iniziato a tagliare la legna fuori da casa sua. Un’operazione svolta chissà quante volte in passato, con una sega circolare che conosceva piuttosto bene. Il figlio gli stava dando una mano e ha visto la tragica sequenza: per cause in via di accertamento, il braccio dell’anziano è finito contro la lama della sega circolare, lanciata a tutta velocità. I denti metallici hanno aggredito l’arto dell’uomo, tranciandolo di netto. In un attimo è iniziata una copiosa emorragia, e il figlio che si trovava con l’88 enne ha chiamato il 118. Sul posto è stato inviato l’elicottero del Suem, a cui si è aggiunta un’ambulanza dei volontari di Forno di Zoldo.
Ma all’arrivo dei sanitari, per l’anziano non c’era già più nulla da fare. A nulla sono serviti i tentativi di salvataggio e di rianimazione, continuati per oltre mezz’ora. Un medico ha dovuto constatare il decesso dell’anziano, che era stato stroncato dall’importante perdita di sangue causata dal distacco del braccio. Sul posto, anche i carabinieri di Forno di Zoldo, intervenuti per i rilievi di rito e per le operazioni di polizia giudiziaria. Una volta ottenuto il via libera per la rimozione, la salma dell’uomo è stata ricomposta e affidata al carro funebre.
Giorgio Campo Barattin è la terza vittima del taglio della legna in un paio di giorni: giovedì, infatti, erano morti il 65 enne di Pieve d’Alpago Giovanni De Felip (ferito a morte nel ribaltamento del suo trattorino agricolo carico di legna) e il 70 enne di Forno di Zoldo Renato Fontanella (travolto da una cima d’abete tagliata da due boscaioli privati). Proprio sulla dinamica che ha portato alla morte di Fontanella è stata aperta un’indagine per accertare le eventuali responsabilità dei privati che stavano lavorando nel bosco nel momento in cui l’anziano ha imboccato a piedi il ponte tra Astragal e Casal, punto in cui è avvenuta la caduta del tronco. Al momento dell’incidente, la strada era chiusa al traffico veicolare per effetto di un’ordinanza del Comune, ma era comunque transitabile a piedi.