Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tvb ko, la finale sfuma all’overtime
Supercoppa, biancoblù ancora imballati: la spunta Scafati, battaglia con due supplementari
BOLOGNA Emozioni da playoff, gioco da precampionato. Non sono bastati due supplementari a una sinceramente brutta De’Longhi per conquistare la finale della Supercoppa di A2 contro una Scafati poco più che coraggiosa.
Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca e che toglie a Tvb la possibilità di conquistare il primo trofeo della stagione: Scafati rimane una bestia nera e riesce a imporsi con la qualità di Tommaso Fantoni, ex (ai tempi della Benetton) decisivo della sfida e quasi incontenibile sotto le plance. Treviso non è stata fortunata, ma deve anche fare mea culpa per le prestazioni davvero negative dei suoi americani: Perry ha dato qualche segnale solo nel primo supplementare, mentre DeCosey è sempre più un oggetto misterioso, spesso spaesato e avulso dalle azioni. All’Unipol Arena coach Pillastrini non presenta nessuna novità, confermando il quintetto provato in tutto il precampionato: fiducia dunque al gioiellino Moretti nello starting five e panchina invece per i veterani Saccaggi e Rinaldi. L’avvio di gara è tutto di marca campana: la squadra di Markovski, in piena fase di restauro, approccia meglio alla sfida, costringendo Treviso ad alzare subito il proprio livello d’intensità. Sono Fantinelli e compagni ad avere il bandolo del gioco fin dall’inizio, ma Scafati con i trevigiani riesce sempre ad esaltarsi: serve l’ingresso di Saccaggi per accendere l’attacco di una De’Longhi troppo sotto tono su entrambi i lati del campo.
L’ex Agrigento si carica tutta la squadra sulle spalle e praticamente da solo riesce a firmare il primo tentativo di allungo che si concretizza proprio sulla sirena del primo quarto per il 21-16 biancoblù. Treviso alterna cose eccellenti a svarioni incredibili sia in attacco che in difesa, mentre Scafati si affida alla classe di Fantoni e a Santiangeli per restare attaccata a un match che deve aspettare il secondo quarto per vedere la prima tripla della serata, arrivata dopo il massimo vantaggio di Tvb, 23-16. Entrambe le squadre si dimostrano un cantiere aperto, ma Pillastrini deve fare i conti con un DeCosey ancora fuori condizione, ma soprattutto con una situazione falli che degenera nel secondo quarto: tanto il rookie quanto il collega Perry, infatti, sono costretti alla panca quasi a metà del quarto con tre falli, mentre Malbasa viene sacrificato a fare il lavoro sporco, pur con la stessa spada di Damocle sul capo. La partita è tutt’altro che bella e pur essendo una semifinale di Supercoppa ha tutti i contorni di un test match. Treviso riesce a tenere il minimo distacco dai campani arrivando all’intervallo sul 37-33, ma anche con la consapevolezza che quanto fatto nei primi venti minuti sia troppo poco per sperare di volare in finale. La ripresa non fa cambiare lo scenario: anzi, Scafati con il passare dei minuti trova fiducia e canestri, mentre Treviso si affida solo alla coppia FantinelliNegri per rimpolpare il proprio bottino.
La gara s’incanala sull’equilibrio e la preghiera sulla sirena di Negri viene accolta dagli dei del basket ma non dagli arbitri: supplementari. Ne servono ben due per decretare la prima finalista della Supercoppa italiana, con buona pace delle coronarie dei tifosi trevigiani accorsi a Casalecchio. Treviso avrebbe anche l’occasione di chiuderla, ma nell’ultima azione del primo supplementare invece di far fallo si fa punire dalla tripla di Crow: 80 pari e servono altri cinque minuti extra. Alla fine la decide Fantoni dalla lunetta pur con un errore, mentre sull’ultimo pallone Negri fallisce la bomba del sorpasso e Rinaldi il tap-in che sarebbe comunque valso la finale. Oggi si torna in campo per la finale di consolazione per il terzo posto, ma tra una settimana, in campionato, servirà una De’Longhi ben diversa.