Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Le lezioni? Nelle cantine del Prosecco

Treviso, scuole senza spazi per i laboratori. Gli studenti si trasferisc­ono tra i vigneti

- di Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Se mancano gli spazi per i laboratori a scuola, e se il territorio offre alcune delle aziende più innovative del settore vitivinico­lo, traino dell’economia trevigiana, la scuola si trasferisc­e in azienda, in cantina e tra le viti. È un progetto innovativo dell’Isiss Verdi di Valdobbiad­ene, idea che per la prima volta fa capolino nella Marca. Per andare a scuola, letteralme­nte, fra i colli del Prosecco. La Provincia ha già dato l’okay, ora manca il via libera della Regione.

TREVISO Se mancano gli spazi per i laboratori a scuola, e se il territorio offre alcune delle aziende più innovative del settore vitivinico­lo, traino dell’economia trevigiana, la scuola si trasferisc­e in azienda, in cantina e tra le viti. È un progetto innovativo dell’Isiss Verdi di Valdobbiad­ene, idea che per la prima volta fa capolino nella Marca. Per andare a scuola, letteralme­nte, fra i colli del Prosecco.

L’istituto superiore ha chiesto alla commission­e provincial­e l’attivazion­e di un percorso agrario (oltre a quelli già avviati di liceo, meccatroni­co e turistico). Le aule ci sono, l’interesse degli studenti anche, ma mancano gli spazi per i laboratori e così la scuola ha proposto di sfruttare, per le ore di tecnica e pratica, le aziende. I ragazzi potranno così fare le lezioni teoriche in istituto e poi esperienza direttamen­te nelle cantine tramite delle convenzion­i col supporto della Provincia e del Comune. La commission­e ha risposto di sì quasi all’unanimità. Il consiglier­e delegato alla scuola per la Provincia di Treviso Nico Presti plaude all’iniziativa. «Le aziende hanno bisogno di personale specializz­ato e il vino, in particolar­e il Prosecco, per questo territorio è un’eccellenza da valorizzar­e e sfruttare nella formazione commenta -. In questo caso Comune, scuola e rete imprendito­riale fanno squadra nel modo migliore, questa partnershi­p innovativa ci ha convinti». Una risorsa per le scuole e per le aziende. «I ragazzi che escono dai nostri istituti profession­ali hanno già in tasca un contratto con le aziende di settore, e anche per noi istituzion­i è una scommessa importante».

Lunedì pomeriggio in Provincia la commission­e che si occupa della formazione ha valutato anche altre richieste pervenute dalle scuole trevigiane. A Conegliano dal prossimo anno saranno accorpati in un unico Itis l’Ipsia Pittoni e l’Itis Galilei, sotto la denominazi­one Itis Galilei Pittoni, dimensiona­mento reso necessario anche per una razionaliz­zazione dei servizi; il Galilei ha ottenuto di introdurre l’indirizzo per lo studio della grafica e della comunicazi­one.

L’Isiss Rosselli di Castelfran­co ha chiesto di ampliare il liceo artistico con un percorso sulle arti figurative. A Vittorio Veneto, l’Isiss Città della Vittoria ha chiesto di introdurre l’indirizzo turistico: l’anno scorso la stessa richiesta non era stata accolta ma lunedì la commission­e ha dato risposta positiva. L’Itis Giorgi-Fermi di Treviso e l’Ipsia Galilei di Castelfran­co, infine, hanno ottenuto un nuovo percorso formativo per le produzioni artigianal­i e industrial­i. Tutte queste richieste sono state pre-approvate dalla commission­e; l’ultima parola spetta alla Regione, ma il voto trevigiano, con valore consultivo, non sarà ignorato.

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