Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Web, le proposte indecenti agli albergatori
Trenta albergatori denunciano proposte indecenti di oscure agenzie. La Regione chiama Tripadvisor
Cancellare le recensioni negative su TripAdvisor e creare, dietro compenso, commenti entusiasti per ristabilire il buon nome di ristoranti o alberghi. E’ la «proposta indecente» fatta a decine imprenditori.
PADOVA Cancellare le recensioni negative su TripAdvisor e creare nuovi commenti entusiasti per ristabilire il buon nome di un ristorante o di un albergo. Tutto, naturalmente, dietro compenso. E’ la «proposta indecente» che è stata avanzata decine di ristoratori del Veneto. Tutto è iniziato, tra fine agosto e inizio settembre, con una trentina di proprietari di ristoranti del Bassanese che aveva ricevuto una recensione negativa della propria struttura su TripAdvisor, uno dei più famosi e utilizzati portale web di viaggi che pubblica, in forma anonima, recensioni a bar, locali, ristoranti o alberghi.
Immediatamente gli esercenti sono stati contattati, tramite mail o telefonate, da misteriose società che promettevano di ripulire la pagina della struttura sul sito internet e di nascondere tra falsi commenti entusiasti le recensioni negative ricevute. Due le offerte: il «pacchetto base», che consisteva nella creazione di cinque nuove recensioni al mese, sarebbe costato 125 euro. Il «pacchetto avanzato» per 320 euro mensili avrebbe assicurato ben venti commenti entusiasti. Sconcertati, i ristoratori si sono consultati tra loro e, visto il gran numero di richieste arrivate, hanno deciso di rivolgersi all’Assessorato al Lavoro della Regione. Qualcuno ha anche registrato le telefonate. «I ristoratori erano molto preoccupati – spiega l’assessore regionale Elena Donazzan -. Hanno molte spese da sostenere e non possono certo permettersi di affrontare anche questa. Senza considerare, poi, che stiamo parlando di recensioni false che danneggiano non solo le strutture, ma anche i consumatori». Resta poco chiaro come queste agenzie riuscirebbero a cancellare i commenti negativi, se attraverso hacker o affini. E a qualcuno viene pure il dubbio che non siano le stesse agenzie a postare i commenti negativi per creare un problema che poi si propongono di risolvere.
La Regione, così, ha deciso di intervenire su due diversi fronti. Il primo è stato quello di avviare un’indagine, tramite il coinvolgimento delle associazioni di categoria, per capire quale sia la reale ampiezza del fenomeno. Come provincia campione è stata scelta quella di Padova, coinvolgendo anche l’amministrazione comunale. «Da lunedì – aggiunge il vicesindaco con delega al Commercio, Eleonora Mosco – inizieremo a monitorare la situazione. Inoltre l’Appe, l’Associazione provinciale dei pubblici esercizi di Padova, il 22 novembre incontrerà i referenti di TripAdvisor e darà inizio a corsi dedicati agli esercenti per conoscere e utilizzare al meglio gli strumenti di marketing digitale».
La seconda azione è stata quella di presentare, tramite l’eurodeputata di Forza Italia Elisabetta Gardini, un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere come possa essere garantita la trasparenza di portali nei quali il sistema delle recensioni è basato sull’anonimato. «Chiederemo a Bruxelles – chiarisce Gardini quali misure intenda attivare per garantire e proteggere gli operatori economici, in particolare quelli di piccole e medie dimensioni». Quello delle false recensioni su TripAdvisor, comunque, è un fenomeno vecchio che torna periodicamente. «Io stesso – ha raccontato il presidente veneto e vicepresidente nazionale di Federalberghi e Confturismo, Marco Michielli – ho ricevuto questa proposta per il mio albergo tre anni fa e in quell’occasione ho contattato subito il portale web chiedendo loro di prendere provvedimenti. C’è però anche chi offre a una struttura di produrre una serie di recensioni negative per il concorrente storico. TripAdvisor, infatti, è uno strumento pericoloso che, fin troppo spesso, viene utilizzato come mezzo di vendetta personale tra esercenti».