Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Strukul, i «Medici» da record: in pochi giorni 10mila copie
Il romanzo dello scrittore padovano scala le classifiche, con 10mila copie vendute dopo una settimana dall’uscita. L’interesse alla Fiera di Francoforte. Un anno di ricerche storiche. «Mi sono ispirato a Dumas, il pubblico adora l’avventura»
C’è un caso editoriale internazionale tutto veneto. E’ Matteo Strukul, padovano, scrittore «dei miracoli», che con il romanzo storico Una dinastia al potere della trilogia I Medici (Newton Compton, 382 pagine, 9.90 euro), dopo una sola settimana dall’uscita è arrivato a diecimila copie vendute ed è quarto nella classifica italiana dei libri di narrativa più venduti. Ma non è tutto. Dalla Fiera del libro di Francoforte, Newton Compton ha annunciato che 13 Paesi in tutto il mondo hanno acquistato (e stanno pubblicando) il libro, tra cui Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia, Russia, Spagna e addirittura Turchia e Corea. Il primo romanzo della saga I Medici si sta avviando a grandi passi a diventare best-seller internazionale. I primi di dicembre intanto uscirà il secondo libro della trilogia, Un uomo al potere. E dopo un mese il terzo, Una regina al potere. Tutti tomi di circa 400 pagine, da divorare d’un fiato perchè mescolano il genere storico (accuratissimo e documentato), con la vocazione di Matteo Strukul per il thriller. Un mix potente come una bomba, che arriva soprattutto ai giovani. «Non me l’aspettavo - commenta quasi frastornato l’uomo del momento, Matteo Strukul, raggiunto mentre è tranquillamente in coda alle Poste - . Certo la serie tivù sui Medici, uscita in contemporanea con il romanzo può avere aiutato, ma a fare la differenza è stata la politica illuminata di un editore come Newton Compton che ha scommesso nella potenzialità di un libro storico, scritto da un autore italiano». Prima di Strukul, gli autori che hanno intrecciato vicende storiche e thriller, sono nomi che hanno fatto numeri di vendite da capogiro, come Dan Brown o Umberto Eco.
«L’arte e la cultura italiana sono l’essenza dell’Italia all’estero, il Rinascimento poi è il cuore della civiltà, la grande rivoluzione che portò l’Italia al centro del mondo, modello per l’Europa - spiega Matteo Strukul - , quindi è un tema che attira e affascina».
Strukul ha dedicato un anno di ricerche storiche accurate, prima di scrivere la trilogia. I contenuti sono quindi estremamente precisi e storicamente impeccabili.
Un lavoro di studio enorme. Ma oltre a questo, c’è il ritmo della scrittura, i colpi di scena, la narrazione avvincente e lo stile adrenalico. La stessa adrenalina che Strukul dosa sapientemente nei romanzi pulp di cui è maestro.
«L’idea di dividerlo in capitoli brevi, compatti, veloci è forse il segreto del successo dice lo scrittore padovano - . Del resto il principio è quello del feuilleton di Dumas, il romanzo storico di appendice e di avventura, che da sempre il pubblico adora».
E il record si estende anche a Amazon e ITunes, dove I Medici Una dinastica al potere è già al primo posto nelle vendite. «Grande soddisfazione per me è anche il fatto che gli editori internazionali che hanno acquistato il libro sono nomi del calibro di Bertelsman Verlagsruppe Randhom House in Germania», fa notare Strukul.
Tra intrighi, tradimenti e complotti, la saga della famiglia più potente del Rinascimento, sta sbaragliando in Italia e all’estero ogni altro romanzo, in tandem con un altro libro e un altro autore, L’estate fredda di Gianrico Carofiglio (Einaudi), già venduto in 15 Paesi. Chi si immagina Strukul novello Leopardi, chiuso in casa e chino sui libri si sbaglia. L’adrenalina che mette nei suoi libri è la stessa con cui vive, sempre in movimento tra Italia e l’estero, protagonista di progetti, rassegne culturali come la SugarCo di Padova e Rovigo (che organizza con il movimento Sugarpulp). Scrittore pulp, ma di grande sensibilità: ogni romanzo è dedicato alla moglie Silvia Gorgi. «Mi ha reso felice come mai avrei sognato di essere in questa vita - scrive in I Medici - . E’ la persona più bella che abbia mai incontrato» .