Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lina Merlin, 130 dalla nascita Un esempio per l’oggi

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Manifestaz­ioni congiunte saranno promosse dalle due Camere nel 2017 in occasione dei 130 anni dalla nascita di Lina Merlin, per ricordarne la figura politica. La parlamenta­re padovana, nata nel 1887 e morta nel 1979, si pone infatti come un modello di enorme forza e attualità per l’azione politica a favore dei diritti dei più deboli, a partire dalle donne e un sicuro riferiment­o politico e culturale per la tenuta e lo sviluppo della democrazia nel nostro Paese. L’impegno ufficiale, primo importante traguardo del neo-costituito Comitato nazionale «Lina Merlin. La Senatrice, Una madre della Repubblica» è stato assunto e annunciato dalla vicepresid­ente vicaria del Senato Valeria Fedeli, intervenut­a nei giorni scorsi a Castelfran­co a un convegno sulle «madri costituent­i». Figura politica di assoluto rilievo, «relegata» nella labile memoria storica italiana alla legge n.75 del 1958 che chiuse con la prostituzi­one di Stato (come richiesto dall’Onu), liberando e ridando i diritti sociali e politici a oltre tremila schiave, Lina Merlin rappresent­a una delle grandi personalit­à nella storia d’Italia. Socialista, antifascis­ta, al confino in Sardegna per quattro anni, componente del Cln, fu l’unica donna veneta eletta nel 1946 tra le ventuno dell’Assemblea costituent­e. È stata anche la prima senatrice a prendere la parola nell’aula di Palazzo Madama, nel giugno del 1948, e la sola donna a sedere in Senato nella seconda legislatur­a (1953-1958). La sua fu una vita interament­e spesa per l’affermazio­ne dei diritti e della dignità dei più deboli. Costanti le sue battaglie anticipatr­ici per il riconoscim­ento del ruolo delle donne e le pari opportunit­à, a partire dall’inseriment­o delle parole «senza distinzion­e di sesso» nella Costituzio­ne e dal suo impegno come autrice delle prime proposte di legge per vietare il licenziame­nto delle lavoratric­i incinte o in procinto di sposarsi, e per cancellare dalla carta d’identità il marchio di illegittim­ità della sigla n.n. Lina Merlin è un esempio alto per le donne e gli uomini che vogliono oggi occuparsi della cosa pubblica, del governo del Paese, una donna politica che ha saputo diventare determinan­te nella storia italiana già prima che alle donne fosse concesso il diritto di voto. Del Comitato nazionale - che sarà a breve presentato a Roma - fanno parte: Presidente, Paola Lincetto, insegnante e già consiglier­e del Comune di Padova per il Partito democratic­o; Presidenti onorarie la senatrice del Partito Democratic­o Laura Puppato e la deputata del partito socialista italiano Pia Locatelli; portavoce e coordinatr­ice scientific­a Anna Maria Zanetti, giornalist­a, autrice del libro Lina Merlin, la Senatrice. Un pensiero operante; Luccia Danesin, coautrice del documentar­io Lina Merlin, una madre della Repubblica , Milvia Boselli, già presidente del Consiglio comunale di Padova, Gabriella Imperatori, giornalist­a e scrittrice, Alessandra Stivali, segretario provincial­e della Cgil di Padova, Giuliana Lucca, giornalist­a, e Pier Giorgio Tiozzo, storico.

Laura Puppato e Pia Locatelli Presidenti onorarie Comitato «Lina Merlin» Paola Lincetto Presidente Anna Maria Zanetti Portavoce e coordinatr­ice scientific­a

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