«Cave e caccia a rischio anche il parco del Sile»

TREVISO «Vengono smantellati tutti i paletti per la difesa dell’ambiente». Il bilancio che sarà discusso in Regione la prossima settimana porta in dote un collegato alla legge di stabilità che mette in allarme il Pd. «Un mostro giuridico, un vero e proprio blitz della maggioranza del presidente Zaia – spiega Andrea Zanoni -. I Comuni potranno approvare varianti urbanistiche anche in assenza di Pat, si potrà costruire anche nelle aree naturali. Ma soprattutto si tolgono tutti i vincoli alle attività di cava». Nel collegato viene innalzato dal 30 al 50% l’ampliamento possibile delle cave, fino a 500 mila metri cubi. «Si cancella il parere vincolante della Provincia e il limite massimo di suolo agricolo scavabile per ogni Comune, consentendo ampliamenti in deroga alle fasce di rispetto dalle zone abitate e commerciali – spiega il consigliere regionale -. Ma perché scavare ancora se la Pedemontana scaverà 10 milioni di metri cubi di ghiaia? La Marca da sola ha metà delle cave del Veneto, la legge sarà smantellata. Sarà un disastro, va fermato». Ma suggerisce: «Sembrano norme fatte su misura. Scopriremo subito chi sarà a trarne vantaggio». Il consigliere regionale ha presentato 150 emendamenti che toccano tutti gli ambiti, alcuni per sopprimere quelli inseriti, altri per mettere paletti per la tutela dell’ambiente e del territorio veneto. «A rischio c’è anche il parco del Sile perché il parco dei Colli Euganei è stato ridotto dell’80% lasciando strada libera per cacciatori e costruttori. A Padova e Treviso il Sile potrebbe subire la stessa sorte». Lunedì si vota a Venezia e Zanoni minaccia dura battaglia: «La legge cemento zero dov’è finita? Potevamo inserire quella nel collegato, ma è ferma. Invece abbiamo inserito una deroga per i ricoveri per i cavalli, ridotto l’Arpav alla cenerentola della sanità e dare possibilità ricettive alle palafitte».