Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Case, biblioteca, piazze e caserme Via al piano per rilanciare Belluno
Oggi il varo del programma finanziato dal governo. «Così la città cambierà volto»
BELLUNO Oggi si riunisce il Consiglio comunale del capoluogo. Tra le delibere in approvazione la più importante è senza dubbio quella del «progetto per la riqualificazione urbana di Belluno Capoluogo denominato “Progetto Belluno”, da periferia del Veneto a Capoluogo delle Dolomiti». Nella graduatoria del bando nazionale per la riqualificazione urbana, Belluno si trova al 50esimo posto (su 120 partecipanti) davanti a concorrenti come Bolzano, Trento, Bologna e Firenze, ed è seconda nel Veneto dopo Vicenza. «Alla città arriveranno, dal governo, 18 milioni di euro, diretti ad una serie di interventi che punta ad aumentare la qualità della vita oltreché a restituire alla città alcuni spazi di pregio ma inutilizzati da anni», sottolinea il capogruppo di InMovimento, il gruppo del sindaco Jacopo Massaro.
Cosa prevede il progetto? Una sezione particolarmente importante riguarda il sostegno ai giovani che intendono vivere in centro storico. Palazzo Rosso ha avviato una partnership con Confindustria Belluno Dolomiti, che userà una quota dei finanziamenti statali per ristrutturare un complesso di sua proprietà in via Mezzaterra. Obiettivo, realizzare degli appartamenti che verranno messi in affitto ad un canone calmierato. Sempre rivolta alle fasce giovani è la trasformazione di Palazzo Crepadona, che diventerà una biblioteca che calca il modello scandinavo. Una volta coperto il cortile con un soffitto in vetro e smantellato il Cubo di Botta, palazzo Crepadona diventerà un centro culturale di aggregazione dove i giovani troveranno una biblioteca, aule studio, una sala internet, una per le proiezioni, un caffè.
Una quota del progetto contribuirà al recupero dell’elementare Gabelli, dove i lavori sono già iniziati. La rigenerazione modificherà anche il centro di Belluno: i due spazi su cui si punta sono l’ex ospedale (dietro a palazzo Bembo), con la realizzazione di una piazza sopra al park Caffi, e l’ex chiesa della Caserma Tasso, che si amplierà con una struttura coperta che arriverà fino al Parco Città di Bologna. Rimane poi l’ex caserma Piave, che ospiterà associazioni che hanno fatto richiesta di spazi. Tra queste anche la comunità islamica attualmente ospitata negli spazi della parrocchia di Cusighe. Parecchi progetti sono invece stati inseriti nell’ambito del turismo. Si va dal recupero dell’ex Locanda (zona Lambioi, fronte piscina comunale) al potenziamento delle piste ciclabili, in particolare in direzione Ponte nelle Alpi e Mas. Dal ponte della Vittoria infine sarà possibile raggiungere una ciclabile, di prossima progettazione, sul Piave.