Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Torna l’inverno, monti imbiancati Scontro sul blackout in 11 Comuni: «Stop linee aeree, interrate i cavi»

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BELLUNO Torna la neve in provincia di Belluno: una decina di centimetri di manto fresco in quota e una spolverata in alcuni fondovalle hanno fatto tornare l’inverno in diverse località. A Casera Coltrondo, in Comelico, sono caduti 14 centimetri di neve fresca, mentre a Casera Doana, a Vigo di Cadore, il manto fresco ha raggiunto i 10 centimetri. Sempre intorno alla stessa quota (i 1.900 metri), a Col dei Baldi, sopra Alleghe, la nevicata ha depositato 18 centimetri di manto nuovo. Neve anche a quote più basse: a Casera Palantina (Tambre, 1.505 metri) sono caduti 8 centimetri di neve, mentre a Faverghera (a 1.605 metri, sul Nevegal) ne sono caduti 12. Nella Conca di Cortina, invece, solo un’imbiancata superficia­le.

Le nevicate non hanno causato particolar­i problemi. Come un anno fa, anche questo inverno si è presentato molto diverso da quello del 2014, quando le intense nevicate causarono numerosi e prolungati blackout in tutta la parte settentrio­nale della provincia. Qualche incidente capita lo stesso: lunedì mattina, la rottura di un cavo dell’alta tensione ha lasciato con le gambe a penzoloni centinaia di sciatori che si trovavano a bordo degli impianti di risalita dell’Alto Agordino, dell’Ampezzano e della Val Badia. Le interruzio­ni sono durate mezz’ora, poi i tecnici di Enel e Terna sono riusciti a rialimenta­re le utenze interessat­e. I Comitati civici della Valbelluna, che da tempo sostengono la necessità di interrare le linee elettriche sul territorio, si scagliano contro i cavi aerei: «Come abbiamo detto e ridetto mille volte, in montagna non vanno messi – si legge in una nota - Quanto accaduto nell’Alto Agordino deve servire come ennesima prova per non ripetere gli stessi errori nei futuri progetti di Terna, in Valbelluna come a Cortina e Auronzo. Ricordiamo che le reti elettriche in Agordino hanno subito interventi molto di recente, ma questo non ha impedito un nuovo blackout, che ha comportato disagi per la popolazion­e e per i turisti. Figuratevi se una cosa simile succedesse durante i Mondiali di sci del 2021. Le reti future si devono interrare».

I comitati In montagna non si possono usare i tralicci: e se un incidente simile accadesse ai Mondiali?

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La copertura La zona del Socrepes, nei pressi di Cortina, dopo la nevicata di ieri mattina. Solo una spruzzata, invece, in città

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