Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Via libera alla moschea ma il consiglio si spacca
Concessa parte della ex caserma Piave. Il Pd esce dall’aula
BELLUNO Consiglio comunale spaccato, ieri, sulla convenzione che concede una parte della caserma ex Piave a un’associazione islamica. La questione era stata trattata lo scorso 21 febbraio in prima e seconda commissione, che hanno deciso all’unanimità di offrire uno spazio all’associazione «Insieme per il Bene comune». Si tratta di un gruppo nato da poco e che si definisce «bellunese», anche se formato da musulmani prima ospitati nella vicina parrocchia di Cusighe. L’associazione vuole creare un centro culturale come quello di Ponte nelle Alpi, utilizzato anche come luogo di preghiera. A sollevare la questione in consiglio comunale ci ha pensato Ida Bortoluzzi, dell’omonimo gruppo: «Ci siamo trovati di fronte al fatto compiuto, chiedo si riporti la questione in commissione. Condivido la paura di chi teme si concedano spazi in cui possano nascere progetti pericolosi». Il pensiero va ai due foreign fighters che si sono formati proprio nel Bellunese.
Sergio Marchese (M5S) va dritto al punto: «Non c’è un motivo formale per votare no alla delibera, ma ci siamo dimenticati di mettere in convenzione che gli spazi rimarranno liberi. Non si è avuto il tempo di discuterne». Anche per Maria Cristina Zoleo, sempre della minoranza, «se n’è parlato in modo frettoloso, si torni in commissione». Insiste la capogruppo del Pd, Claudia Bettiol: «Si ritiri la delibera, in città non si è capito l’accaduto. Non siamo contro l’integrazione, anzi. Vorremo solo che si spiegasse bene la convenzione». In linea Lorena Ghirardini (Gruppo misto) e Patrizia Burigo, della lista in sostegno del Pd. Dal canto suo il presidente della prima commissione, Walter Cibien, ribadisce: «Parliamo di un’associazione culturale, perfettamente in linea con le altre onlus del territorio. In un Paese democratico quale siamo, e che lavora per l’integrazione, è una decisione coerente».
Al momento della votazione i consiglieri del Pd sono usciti dall’aula, cinque i contrari (Fabio Da Re, Celeste Balcon, Mirco Costa, Simonetta Buttignon e Lorena Ghirardini), ma la delibera è passata a maggioranza con 15 voti favorevoli. Per quanto riguarda gli altri punti all’ordine del giorno, di rilievo c’è stata l’approvazione del regolamenti sul benessere degli animali, che ha raccolto il placet di un nutrito pubblico arrivato a Palazzo Rosso proprio per assistere. Il consigliere Emiliano Casagrande, di «Insieme per Belluno», pur approvando il regolamento ha sottolineando come ci siano delle modifiche da apportare al testo. Approvato anche il regolamento contro il gioco d’azzardo e l’ordine del giorno, modificato, sulla richiesta dei grillini di arginare la diffusione da parte dei mass media delle vincite del Supernalotto o dei «Gratta e vinci». «Devo dare atto al Movimento cinque stelle dell’impegno profuso nel redigere il regolamento — spiega la presidente della commissione Sociale, Francesca De Biasi —. La stampa esercita il suo diritto, la politica deve dare indicazioni e dire come stanno le cose: giocando si perde».
Claudia Bettiol (Pd) Si ritiri la delibera, in città non si è capito l’accaduto. Non siamo contro l’integrazione, anzi. Vorremo solo che si spiegasse la convenzione