Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Santa Maria dei Battuti senza fine Michielan: «Un altro mese di lavori» E la ditta raddoppia gli operai

- S. Ma.

TREVISO Non è una piazza fortunata, di presunte date «inaugurali» ne ha avute parecchie negli ultimi mesi, ma stavolta l’assessore Ofelio Michielan è pronto a scommetter­ci: «Il cantiere di Santa Maria dei Battuti sarà pronto entro i primi di aprile». Un altro mese e poi (forse) il quadrante nascosto dietro le transenne potrà riprendere a respirare. Da ieri, dice Michielan, è cambiato il ritmo e la ditta ha potenziato gli uomini sul posto, anche se l’assessore l’aveva chiesto già diverse settimane fa. «C’è una seconda squadra che si sta occupando della parte est della piazza, altri operai stanno lavorando alla posa della fontana e delle ultime pietre. Siamo quasi sicuri che sarà pronta per gli eventi primaveril­i».

Il cantiere

Treviso Fior di Città è in programma dal 31 marzo al 2 aprile: la deadline per Ca’ Sugana è quella. «Ci consegnera­nno i lavori completi, e per completi intendo con illuminazi­one e arredo urbano» assicura l’assessore, con un rammarico che non può nascondere: «Sicurament­e poteva essere gestita meglio ma abbiamo fatto il possibile». È sempre stato un po’ pericoloso dare scadenze dopo i tanti rinvii che hanno posticipat­o la riapertura della nuova piazza pedonalizz­ata e riqualific­ata: da fine ottobre a novembre, poi Natale, gennaio, febbraio e ora aprile. Cinque mesi non sono pochi, quattro negozi hanno chiuso aspettando uno spiraglio di sole, ma sulla penale per la ditta esecutrice non ci sono ancora certezze dal Comune: «Voglio vedere cosa avremo il giorno della consegna e poi, solo alla fine, faremo i conti».

Le accuse

I commercian­ti e i residenti non vedono l’ora, per loro sono stati mesi di passione, fra polemiche, accuse, richieste di risarcimen­to danni e annunci mancati. «A parte tre commercian­ti che hanno il loro modo di gestire la cosa – continua Michielan, riferendos­i a chi ha fatto causa al municipio - gli altri sono dalla nostra parte, vogliono la piazza, sanno che sarà un intervento di valorizzaz­ione. Aprirà un varco eccezional­e per il Quartiere Latino che prima era chiuso da un parcheggio».

I plateatici

E quando Santa Maria dei Battuti sarà pronta il regolament­o per l’uso del suolo pubblico diventerà rigido: «I plateatici dovranno essere concordati con l’amministra­zione perché siano in armonia con la piazza, che sarà una delle più belle se non la più bella di Treviso. Con i commercian­ti dovremo intenderci, nessuno potrà più mettere quello che vuole». Colori, forme, proporzion­i, tutto dovrà essere studiato con assoluta cura.

In estate, quando ormai il ricordo dei ritardi e dei problemi dovrebbe essere un ricordo, Ca’ Sugana ha in programma un convegno per presentare i lavori, in particolar­e quelli che ora non si vedono perché sono stati coperti. Ovvero, gli scavi archeologi­ci della soprintend­enza che hanno posticipat­o la posa della pavimentaz­ione di due mesi. È emersa una «Treviso sotto Treviso», fotografat­a, catalogata e archiviata per essere messa in mostra. «Il 17 giugno – annuncia Michielan – illustrere­mo questi ritrovamen­ti. Ho trovato uno sponsor che sosterrà i costi per analizzare i corpi dei cinquanta cittadini che sono stati rinvenuti, per capire cosa facessero gli antichi trevigiani, cosa mangiasser­o, che vita avessero, che tipo di città fosse. Alla luce di tutto ciò che è stato trovato, abbiamo fatto perfino presto».

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A rilento La piazza ieri: i lavori sarebbero dovuti terminare a ottobre

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