Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La «città d’acque» resta senz’acqua «È un’emergenza ambientale»
TREVISO Fiumi e canali asciutti, o quasi. Pesci portati altrove. Livelli così bassi non si erano mai visti. Non c’è più acqua nella città d’acque Treviso. La secca del Piave sta avendo conseguenze in tutta la provincia e perfino il Sile, fiume di risorgiva, è in sofferenza; il problema sta nella falda. Mancando l’acqua, le fognature bianche che si riversano nei fossati e che sono cariche di detersivi uccidono la fauna ittica, impedendo la riproduzione delle specie e la conservazione dell’ecosistema.
L’allarme è partito da Italia Nostra: «In via delle Acquette a Santa Maria del Rovere non c’è più acqua, è preoccupante. Lo stesso succede in zona passeggi, solo fogne, e sul Limbraga. I fossi non si tombinano, il problema dell’acqua deve diventare prioritario». Il canale attorno alle mura è in secca perché la Piavesella è in manutenzione e mancano decine di metri cubi d’acqua. Ma è tutto il centro storico ad essere asciutto, e così anche i Comuni vicini a Treviso. «Il problema è dovuto a una siccità spaventosa e non ci sono nemmeno riserve su in montagna – afferma Fausto Pozzobon di Legambiente Piavenire -. Il Sile non ha più acqua, quella che fa nascere le risorgive. Potrebbe essere obbligatorio un razionamento durante l’estate se continuerà così». Le due associazioni stanno lavorando in stretta sinergia. «Non ho ricordi di episodi simili in città continua Pozzobon -. Magari ora che la secca delle risorgive è arrivata fino al capoluogo riceverà attenzione. Il fenomeno sta avvenendo in tutta la conoide alluvionale della Piave, soprattutto in sinistra Piave dove i fiumi hanno perso chilometri di corso e ora anche in destra. La situazione è molto preoccupante».
La falda, chiude, viene alimentata soprattutto dal fiume: «Ma non bastano gli sfondamenti per gli scantinati a giustificare queste carenze, dobbiamo guardare anche più a nord, all’acqua distratta dalle cave. I nodi stanno venendo al pettine e se gli interventi non saranno seri e rapidi diventerà un grosso problema. Già stanno morendo gli avannotti di trota perché la loro acqua è soffocata dai detersivi e non diluita dalla risorgiva. Rischia di saltare totalmente l’ecosistema».