Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il welfare aziendale sbarca alla DolomitiBus
Premio di risultato ai dipendenti in contanti, beni e servizi o pensione integrativa
BELLUNO I dipendenti della DolomitiBus possono scegliere tra l’acquisto di libri scolastici e le spese per il dentista o per la baby-sitter, ma anche, per esempio, tra il costo della palestra e le rate di un mutuo. Il tutto via web, grazie a una piattaforma sviluppata in vista del welfare aziendale.
Nell’azienda del trasporto pubblico locale su gomma già a fine gennaio era stato reso noto ai lavoratori che la parte residuale del premio di produzione 2016 (di circa 1.600 euro a testa erano stati anticipati 520 euro) avrebbe potuto seguire una sorte diversa da quella di un versamento in busta-paga. Così la società, le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) e le segreterie provinciali dei sindacati di categoria hanno trovato un accordo sul welfare aziendale, siglato ieri a Belluno: ai lavoratori Dolomitibus viene data anche la possibilità di scegliere se destinare parzialmente o integralmente il premio di risultato in prestazioni di welfare aziendale, un pacchetto di beni e servizi a disposizione dei dipendenti. Da cinque anni i dipendenti non ricevevano il premio.
Ma come funziona? «Il dipendente - afferma Ilario Potito (Fit Cisl di Treviso Belluno) può scegliere tra destinare l’intera somma in welfare, ricevere un contributo di 650 euro in busta paga o distribuire l’importo, in modo paritario, tra contante e welfare o tra quest’ultimo e la previdenza integrativa. Nel caso in cui si destini il premio in prestazioni di welfare, l’importo equivale a circa mille euro (30% in più,
Ndr), più di quello in contanti in busta-paga. Ciò è dovuto alla tassazione che, seppure ridotta, c’è».
Il pacchetto fornisce beni e servizi personalizzabili, il dipendente sceglierà in base alle esigenze proprie e a quelle del nucleo familiare.
Il welfare aziendale è molto sviluppato in Luxottica e Safilo. Ma queste sono due multinazionali, due corrazzate dell’occhialeria globalizzata. Il casoDolomitibus rileva in quanto è una Pmi di soli 220 dipendenti.
Secondo Potito «va dato atto alla dirigenza Dolomitibus di aver creduto in questo ambizioso progetto insieme ai sindacati: si è molto impegnata per arrivare al risultato. Come sindacato riteniamo fondamentale, ora, allargare il welfare aziendale anche a realtà medio-piccole, quelle maggioritarie nel tessuto industriale bellunese».