Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incognita «Codivilla» I sindacati portano l’Usl dal prefetto
CORTINA D’AMPEZZO Attivate le procedure di conciliazione per la vertenza-«Codivilla». Lo ha reso noto Gianluigi Della Giacoma di Cgil Funzione Pubblica di Belluno. «Avevamo chiesto - afferma il sindacalista - un incontro urgente con il direttore generale dell’Usl “Dolomiti” Adriano Rasi Caldogno. Non avendo ottenuto risposta, non ci è rimasto che rivolgerci al prefetto Francesco Esposito che ha sette giorni per convocare le parti. Speriamo che, almeno in quella sede, si venga a sapere qualche dettaglio sul piano regionale relativo all’ospedale di Cortina. Il tempo corre e, per ora, l’unica certezza è che per i dipendenti, specie privati, del “Codivilla” saranno guai».
Per anni l’ospedale è stato gestito secondo un modello misto, pubblico-privato. Ma il 29 aprile prossimo la proroga di 30 mesi alla sperimentazione terminerà. La giunta di Palazzo Balbi aveva fatto sapere di voler organizzare una gara per assegnare la gestione della struttura a un soggetto privato accreditato. Ora, mentre i 35 dipendenti della Usl locale continueranno a lavorare, la sorte è incerta per i 115 lavoratori del comparto privato. Il governatore del Veneto Luca Zaia, di recente, ha affermato che «la Regione assicurerà la continuità di tutte le prestazioni attuali, nessuna esclusa». A quanto si capisce, si tratta di un piano di assunzioni a tempo determinato nel passaggio dalla gestione attuale a quella completamente privata. Alcuni, come il sindaco di Belluno Jacopo Massaro, ritengono che ciò non sia tecnicamente possibile.
«Anche noi abbiamo i nostri dubbi - ha terminato Della Giacoma - Per questo chiediamo a Rasi Caldogno di spiegarci quale sia, in effetti, la soluzione». Secondo i sindacati, l’unica soluzione praticabile è una nuova proroga.