Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Finint, doppio binario per l’elezione del nuovo cda
Finint, doppio binario per il nuovo cda di Conegliano. L’accordo tra i due soci a breve, con l’uscita di Andrea De Vido, che risolve in automatico il problema, consegnando ad Enrico Marchi la nomina. O un’intesa che prende ancora tempo, ma intorno a cui ci sono sufficienti garanzie per permettere la nomina di un cda condiviso. Sono le due strade che si profilano in Finanziaria Internazionale per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, dopo il ritiro di quello nominato a fine febbraio, con il commercialista Gianluca Vidal presidente, e i due consiglieri Gaetano Terrin e Giovanni Perissinotto per De Vido e Marchi. Uno stop determinato dal ritiro della disponibilità di questi ultimi due, rispetto alle garanzie richieste sull’accordo che i due soci di sempre di Finint devono darsi rispetto alla liquidazione di De Vido. Esito che ha portato il gioco a ripartire daccapo, con la convocazione di una nuova assemblea dei soci per il 14-15 marzo. Lì la nomina del nuovo board appare conseguente alla partita principale dell’intesa sull’uscita di De Vido. La trattativa è in corso, il clima giudicato positivo. Se all’assemblea si arrivasse già con un accordo da ratificare, il nodo cda sarebbe per definizione risolto: passando Finint nelle mani di Marchi, sarà lui a quel punto - si vedrà se da solo o con alleati - a nominare il nuovo board. L’alternativa è un’assemblea che invece ratifica e cristallizza i punti fondamentali delle garanzie reciproche intorno a cui costruire l’accordo. A quel punto scatterebbe un cda condiviso, si vedrà se ancora nella precedente o in una nuova composizione.