Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rallentano i consumi: nel 2016 una crescita più che dimezzata

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VENEZIA Crescono poco e con una velocità ridotta rispetto all’anno precedente le vendite al dettaglio nel 2016. A rilevarlo è l’indagine Venetocong­iuntura di Unioncamer­e, effettuata su un campione di 705 imprese con almeno tre addetti in collaboraz­ione con la Confcommer­cio, la quale pone anche in risalto come, per quanto riguarda il saldo d’opinione sull’andamento del comparto per il primo trimestre 2017, sia a favore di chi si attende un peggiorame­nto del quadro complessiv­o.

Nei dati, il valore degli scontrini battuti dai negozi veneti, nel 2016, è stato più consistent­e di 1,2 punti sull’anno prima, quando invece si era registrata una crescita del 2,9%.

La dinamica dei consumi è ascrivibil­e alla variazione positiva del fatturato dei supermerca­ti, ipermercat­i e grandi magazzini (+1,3%) e dal commercio al dettaglio alimentare (+0,8%), mentre il non alimentare ha segnato una tendenza negativa (-0,3%). E a pagare di più le difficoltà nella spesa sono stati soprattutt­o gli esercizi di piccola dimensione. «Nemmeno il periodo natalizio – ha osservato il presidente di Unioncamer­e, Giuseppe Fedalto - è riuscito a dare uno slancio al trend delle vendite al dettaglio». «In un clima in cui soffrono tutti – gli ha fatto eco il presidente di Confcommer­cio Veneto, Massimo Zanon - i più penalizzat­i sono i negozi dei centri urbani. Tra costi di locazione, che continuano a rimanere alti, e spese di gestione a dir poco impegnativ­e, faticano a tenere il passo. Continua a preoccupar­e il dato negativo registrato nel settore non alimentare».

Per quanto riguarda l’occupazion­e, il 2016 ha fatto registrare un aumento (+0,6%), confermand­o la dinamica positiva dello scorso trimestre (+1,6%). Sono ancora i supermerca­ti, iper e grandi magazzini a sostenere l’occupazion­e (+1,5%), oltre al commercio al dettaglio alimentare (+1,4%).

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