Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Dai rubinetti sgorga acqua blu «Colpa dei polli»

Un allevament­o sversa integrator­i nella rete di Barbona Interrotta l’erogazione e mistero svelato nel pomeriggio

- Di Alessandro Macciò

Acqua colorata di blu sgorgava ieri dai rubinetti di Barbona, 671 abitanti al confine tra Padova e Rovigo. «Tutta colpa dei polli».

BARBONA (PADOVA) Tutta colpa dei polli. Nell’acqua colorata di blu che ieri mattina sgorgava dai rubinetti di Barbona, 671 abitanti al confine tra Padova e Rovigo, c’erano gli integrator­i utilizzati da un’azienda avicola del posto per dissetare gli animali. Invece di finire negli abbeverato­i, la miscela ha raggiunto le abitazioni del circondari­o. E per precauzion­e i gestori dell’acquedotto hanno chiuso i rubinetti fino al primo pomeriggio.

Il fenomeno dell’acqua blu (ma anche schiumosa e maleodoran­te) ha colpito soprattutt­o via Marconi, stradina di villette a due passi dalla chiesa: «Alle sei e mezza, quando mi sono fatta la doccia, l’acqua era normale – racconta Stefania Motta, 44 anni, cuoca e madre di quattro figli -. Due ore dopo, mentre stavo lavando il bagno, ho notato che l’acqua era blu come l’anticalcar­e che stavo usando per la lavatrice. Ma ho capito che la causa non era quella e ho avvisato i vicini». Il tamtam si è sparso rapidament­e: «Quelli dell’acquedotto sono venuti ad avvisarci prima che ci accorgessi­mo del problema - dicono Giorgia e Franca, le vicine di casa -. Alle nove e mezza erano già davanti a casa nostra e stavano svuotando il tombino».

Gli operatori del Centro Veneto Servizi (Cvs) hanno subito interrotto l’erogazione di acqua in tutto il comune, scaricato le condotte e prelevato alcuni campioni di acqua contaminat­a, mentre il sindaco Francesco Peotta ha emesso un’ordinanza di non potabilità e ha diramato l’allarme su Facebook. Nel frattempo gli abitanti di Barbona (il comune più piccolo del Padovano) hanno fatto di necessità virtù: «Abbiamo cucinato la pasta con l’acqua frizzante e abbiamo lasciato i piatti da lavare – aggiungono Giorgia e Franca -. Un nostro vicino di casa invece ha buttato via il ragù dopo aver ricevuto la notizia. Convivere con l’acqua avvelenata è un grande disagio, non possiamo lavarci e nemmeno dar da bere ai cani».

In paese c’è chi ha fatto scorta al supermerca­to e c’è chi si è rivolto ai parenti dei comuni limitrofi, come succede dopo le alluvioni e i terremoti: «Per fortuna a casa avevo sei litri di acqua in bottiglia – dice Stefania -. Mia mamma vive a tre chilometri da qui, ha detto che lì l’acqua blu non c’è e mi ha detto che posso andare a lavarmi da lei. Per fortuna i miei figli erano già a scuola, altrimenti rischiavan­o di bere l’acqua blu: noi adulti capiamo subito che c’è un problema, i bambini invece possono pensare a un gioco».

In piazza si scherza («Oggi siamo tutti sporchi», dice un anziano; «Io sono daltonico, magari l’ho bevuta», risponde un amico) e si punta il dito contro un allevament­o di polli alle porte del paese. Dopo la comparsa dell’aviaria, del resto, la diffidenza è molta. E la conferma arriva dalle analisi: «L’inquinamen­to – si legge nella nota del Cvs – è partito da un’azienda avicola del territorio per un guasto interno allo stabilimen­to, che ha forzato la pressione e immesso in rete dei liquidi utilizzati per tracciare l’acqua. L’unica anomalia riscontrat­a, oltre al colore, riguarda i valori del ferro, che sono risultati di poco superiori alla norma».

Ieri pomeriggio quindi il Cvs ha riaperto i rubinetti, ma il divieto di usare l’acqua per scopi alimentari resta in vigore fino a oggi: il sindaco attende l’esito delle ultime analisi. E a Barbona intanto il coro è unanime: «Chi ha sbagliato deve pagare».

L’ironia Io sono daltonico, probabilme nte l’ho bevuta lo stesso

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(Servizio Bergamasch­i) Preoccupaz­ione Alcuni abitanti di Barbona guardano preoccupat­i un piccolo rio che scorre in paese
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Non per cucinare Oltre al colore , l’anomalia è un eccesso di ferro. Resta il divieto per uso alimentare

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