Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Posano esche, trovano escrementi il sindaco chiude la scuola per topi
BAMBINI TRASFERITI
Alle sette del mattino, quando maestre e bidelle sono entrate all’asilo, hanno trovato di nuovo escrementi di roditori nelle aule. «No, i bambini non possono stare qui dentro». E così ieri a Treviso una scuola ha «chiuso per topi» con un’ordinanza firmata dal sindaco Giovanni Manildo. «Non c’è emergenza di carattere sanitario» chiarisce il Comune per stemperare le tensioni che inevitabilmente si sono create quando i genitori, all’improvviso, hanno saputo che i bimbi non potevano entrare in classe. L’intervento di derattizzazione è ricominciato ma non c’è ancora una data per la riapertura del plesso.
Siamo a San Paolo, periferia nord del capoluogo, in un quartiere che nel giro di un centinaio di metri ha la scuola elementare, la materna e il nido. Una zona densamente abitata e che ha proprio in questo angolo uno dei luoghi più frequentati dalla comunità. Per questo la decisione di chiudere la scuola è stata, oltre che un fulmine a ciel sereno, un segnale preoccupante per il quartiere.
Il personale della scuola materna aveva ravvisato la presenza continua e massiccia di topi; erano invisibili di giorno ma quando le stanze si svuotavano giravano alla ricerca di cibo lasciando traccia del loro passaggio. La derattizzazione ordinaria era stata quindi eseguita alle San Paolo in più turni, dal 24 gennaio fino al 10 marzo. Nonostante l’allarme sembrasse rientrato dopo i primi interventi, il dirigente scolastico Mario Dalle Carbonare aveva richiesto al Comune un’ulteriore verifica. «Sabato mattina ho incontrato i genitori – spiega – per condividere quanto fatto nei giorni precedenti. Ho avvisato quindi che sarebbe stato fatto un intervento a esca aperta, ovvero posizionando trappole in ogni stanza. Potevamo farlo solo nel week end quando non ci sono i bambini, le aule sono tranquille e silenziose e le esche sono più visibili, consentendoci di capire quanto il fenomeno potesse essere diffuso». Molto diffuso e si è capito lunedì mattina: «La presenza è ancora forte – rileva il preside - non abbiamo trovato nidi quindi i topi arrivano dall’esterno, ma i bambini finché la situazione non tornerà alla normalità faranno lezione alla scuola Valeri che dista pochi metri da qui».
Il servizio però sarà dimezzato al solo orario mattutino: già per alcune famiglie dover tenere a casa i bambini ieri così all’improvviso è stato problematico; alcune dovranno ora rinunciare al tempo prolungato e non ci sarà più la mensa. «La ricerca di un’alternativa è stata tempestiva – commenta Barbara Sartor, una delle mamme rappresentanti di classe -. Preferisco che mia figlia stia a casa un giorno in più ma che torni a scuola in un ambiente sano. La collaborazione fra le autorità e i genitori è stata ottima. Sappiamo quanto la San Paolo sia attenta alla pulizia, i bambini vengono educati a questo. Non altrettanto possiamo dire di chi vive nel quartiere e getta rifiuti non idonei nei cestini pubblici. Sono anche queste sostanze che attirano i topi. Se tutti i cittadini si rimboccassero le maniche, forse il problema non sarebbe esploso così».
L’ordinanza del Comune ha carattere precauzionale dato che non sono state ravvisate emergenze di carattere sanitario. «Abbiamo ritenuto opportuno chiudere la scuola – afferma l’assessore Anna Caterina Cabino - per consentire ulteriori interventi. La scuola è curata e pulita in tutti i suoi aspetti, ma rimane un luogo accogliente per i topolini che entrano dall’esterno in cerca di cibo e riparo dal freddo. La derattizzazione costituisce una prassi ordinaria per la scuola, questo è un evento straordinario determinato con buona probabilità dagli eventi atmosferici».
Avevo avvisato i genitori che nel week end, con i bambini a casa, avremmo posizionato le esche. Il lunedì abbiamo scoperto tracce di topi ovunque Preferisco che mia figlia stia a casa un giorno in più ma che torni in un ambiente sano. Troppi gettano rifiuti non idonei nei cestini e attirano topi L’assessore La scuola è curata e pulita ma i topi entrano da fuori per ripararsi dal freddo e in cerca di cibo. L’abbiamo chiusa per fare nuovi interventi