Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sfuma la vendita della casa Molotov contro il vicino

Bottiglia incendiari­a per vendicarsi, 74enne disabile arrestato

- Milvana Citter © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Una lite per la compravend­ita di un immobile finita male e la decisione di vendicarsi. Questo avrebbe spinto un 74enne, pensionato e invalido, ad armarsi di bottiglie molotov da lanciare contro le auto del vicino 38enne. Per l’anziano è finita con l’arresto e la pesantissi­ma accusa di detenzione di armi da guerra. E’ la singolare vicenda che si è consumata, domenica sera, in via 33° Reggimento Artiglieri, nel quartiere di Monigo dove, a 600 metri di distanza, vivono vittima e vendicator­e. Tra i due è guerra, dopo che la vendita di un immobile è finita con liti e avvocati. Il 38enne, infatti, avrebbe iniziato una trattativa con il pensionato per l’acquisto, versando regolare caparra di 5 mila euro. Ma l’affare era poi sfumato per ragioni indipenden­ti dalla sua volontà e per questo aveva chiesto la restituzio­ne all’anziano dei soldi pagati.

E a quel punto i rapporti si erano incrinati perché il 74enne si sarebbe rifiutato di restituirl­i. Così la questione era finita in mano agli avvocati e alla fine il pensionato si era ritrovato costretto a pagare non solo la caparra ma anche i danni per un totale di circa 10 mila euro. Una sconfitta che bruciava così tanto nell’animo dell’uomo da sfociare nel piano di vendetta che domenica sera ha provato a realizzare. Approfitta­ndo del buio si è recato in auto fino a casa del viciper no, poi di soppiatto si è avvicinato al giardino senza però accorgersi che c’era il 38enne, uscito per fumare una sigaretta. Il quale lo ha visto mentre con l’accendino cercava di dare fuoco allo stoppino di una bottiglia. Gli ha urlato contro e l’anziano, nonostante sia claudicant­e a causa di un’invalidità, è corso via salendo in macchina e allontanan­dosi.

La vittima ha subito chiamato i carabinier­i, raccontand­o l’accaduto e descrivend­o l’auto del vicino che aveva riconosciu­to. Poco dopo i militari, guidati dal capitano Stefano Mazzanti, lo hanno intercetta­to mentre ripassava davanti alla casa della sua vittima. Ma nonostante i ripetuti lampeggian­ti e l’ordine di fermarsi, il 74enne ha proseguito la sua corsa fino a casa, dove ha tentato di disfarsi della molotov, una bottiglia di plastica riempita di benzina e dotata di stoppino, recuperata insieme a una seconda che l’uomo aveva sistemato nel portabagag­li. Per lui sono scattate le manette, questo tipo di congegno è infatti considerat­o arma da guerra. Ieri mattina è comparso davanti al giudice per il rito direttissi­mo che è stato rinviato al 23 marzo, data fino alla quale rimarrà agli arresti domiciliar­i.

La vendita L’anziano si era ritrovato a dover restituire la caparra e questo l’ha spinto L’accendino A salvare il vicino il fatto che fosse in giardino a fumare e si sia accorto del 74enne

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