Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Di giorno produce mozzarelle, la sera spaccia: operaio finisce in manette La soffiata dei vicini A chiamare la questura sono stati i condomini, insospettiti dal via vai soprattutto a tarda ora
CONEGLIANO Con le serate nei locali per prendere i contatti per lo smercio che poi svolgeva a casa, si stava costruendo un gran giro di clienti. Ma a tradire un pusher coneglianese sono stati i vicini che, insospettiti dal via vai, hanno avvisato la polizia. Così, lunedì sera, un operaio 43enne addetto alla produzione di mozzarelle è finito in manette. Nell’abitazione gli agenti della squadra mobile hanno trovato 32 grammi di cocaina purissima, mannitolo per tagliarla e materiale per il confezionamento.
La segnalazione era arrivata dai residenti di una palazzina di Parè, preoccupati dalle troppe visite ricevute da uno dei condomini di sera e di notte. Subito gli agenti della Mobile hanno puntato la loro attenzione sulla vita dell’operaio. All’apparenza insospettabile, con un regolare lavoro in un caseificio, il 43enne era però un habitué dei locali della movida coneglianese, che gli servivano per piazzare il prodotto: «Lì prendeva contatti con i possibili clienti – spiega Claudio Di Paola, dirigente della squadra mobile -. Quindi si passava all’ordine e alla consegna, che di solito avveniva a casa». Lunedì il blitz, quando sulla sua strada l’operaio ha trovato una pattuglia. Sembrava un normale controllo, ma gli agenti sapevano cosa cercare, e nell’auto hanno trovato dosi di cocaina. Immediata è scattata la perquisizione nell’appartamento, dove sono stati trovati 32 grammi di «polvere bianca» del valore di circa 2.400 euro, che sul mercato, dopo il «taglio» in dosi, avrebbe fruttato molto di più.