Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Partono i varchi, crollano gli accessi
Treviso, centinaia di auto in meno nelle Ztl. Alpini, tutti i divieti per l’adunata
TREVISO Duecento accessi in meno rispetto a martedì, vigilia dell’attivazione. Il primo risultato del nuovo sistema dei varchi elettronici chiamati a vigilare le zone a traffico limitato del centro di Treviso è stato un effetto deterrente, con meno «furbetti» in circolazione nelle zone proibite. Ieri, intanto, il Comune ha divulgato tutti i divieti, le restrizioni e i servizi navetta (bus e treni) nei giorni dell’adunata degli alpini, in programma dal 12 al 14 maggio prossimi.
TREVISO Ponte San Francesco, 9 e mezza del mattino. L’auto si avvicina alla Ztl. L’automobilista vede i cartelli e sopra, in alto, la telecamera puntata sulla strada. Un veloce scambio di occhiate con il passeggero e via, gira a destra verso il piazzale: in Ztl da ieri non si rischia più.
Il primo giorno di test dei varchi elettronici, nuovo sistema di rilevamento degli accessi nelle zone a traffico limitato, ha già portato alcuni dati significativi all’attenzione del Comune di Treviso: a distanza di un giorno, nello stesso arco di 14 ore (da mezzanotte alle 2 del pomeriggio), ci sono stati 200 accessi in meno nel cuore del centro storico.
Il trend è stato invertito, ora i trevigiani cliccano o chiamano per l’autorizzazione. «Cresce il numero di coloro che si mettono in regola – spiega il comandante della Polizia locale Maurizio Tondato -, e lo fanno da casa, comodamente su internet. Tra i veicoli che hanno avuto accesso alla Ztl, il numero di quelli che hanno regolarizzato la posizione è salito del 10%».
Ieri mattina, per l’esordio del sistema elettronico di lettura delle targhe, il sindaco Giovanni Manildo con l’assessore Paolo Camolei ha incontrato alcuni commercianti che hanno i loro negozi nelle Ztl a ridosso dei nuovi varchi. Qualche mugugno c’è stato, non tutti sono contenti di questa sorveglianza 24 ore su 24, e già qualcuno ha sottoposto al Comune dubbi e perplessità, ma sono arrivati anche apprezzamenti e curiosità per uno strumento che promette di essere un valido aiuto a far rispettare le regole nel cuore del centro storico. Una zona in cui, va ricordato, non ci sono parcheggi e il passaggio è riservato a residenti, operatori commerciali autorizzati e mezzi di servizio, oltre a deroghe giornaliere per emergenze.
La Ztl è sempre la stessa degli ultimi due anni ma cambia il modo di controllarla. E i trevigiani iniziano a capirlo. «Il numero dei veicoli in transito è sceso da oltre 1300 a 1150 – continua Tondato -. Segno che l’informazione, trasmessa a diversi livelli, è stata recepita e i cittadini sono entrati a conoscenza della nuova misura. Il sistema ora è attivo e per almeno un paio di mesi ci sarà una fase, oltre che di collaudo, anche di monitoraggio, prima di passare alle multe. Vogliamo essere sicuri che coloro che hanno diritto ad accedere alla Ztl abbiano la possibilità di ottenere il pass. Raccoglieremo le istanze di tutti, cittadini, commercianti, perché il sistema di rilevamento sia il più possibile aderente alle esigenze della città».
Il portale con le informazioni wwww.ztltreviso.it è già stato visitato da 4 mila persone in meno di un mese.
Per chiudere, un dettaglio curioso mette in chiaro come molti trevigiani abbiano interpretato le autorizzazioni. Negli ultimi giorni due cittadini si sono recati al comando per effettuare la registrazione al sistema, benché siano residenti in Ztl da anni. «Non l’avevamo mai fatto, non avevamo tempo», si sono giustificati. Così è plausibile che molti altri trevigiani aventi diritto abbiano preferito sfidare la sorte e la polizia locale. Il fatto è che l’autorizzazione non costa nulla (una volta c’era la marca da bollo, abolita un anno fa), mentre la multa costa eccome.