Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Friuli «dirotta» cento profughi in Veneto e Lombardia

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Il ministero dell’Interno, su richiesta della Prefettura di Gorizia, ha ordinato ieri il trasferime­nto di 100 richiedent­i asilo dal capoluogo isontino alle strutture di accoglienz­a della Lombardia e del Veneto. Il provvedime­nto, ha fatto sapere la prefettura goriziana, è stato preso al fine di ridurre il numero degli stranieri presenti in provincia, che negli ultimi giorni era particolar­mente aumentato per via dei nuovi arrivi. Il trasferime­nto dei profughi, tutti identifica­ti, fotosegnal­ati e in possesso di certificaz­ione medica, è stato portato a termine ieri, in collaboraz­ione con la questura. «Al di là del numero, che non è particolar­mente alto, il problema è di principio - ha commentato il governator­e Luca Zaia - siamo di fronte ad un flusso inarrestab­ile e il governo non fa nulla per bloccare gli arrivi. Anzi. Il ministro dell’Interno Marco Minniti aveva annunciato accordi con la Libia per fermare le partenze dalle coste del Nordafrica. Il risultato è che nei primi due mesi del 2016 gli sbarchi furono 9 mila; nei primi due mesi di quest’anno sono stati 15 mila. È come spolverare, si sposta la polvere da qua a là, senza davvero risolvere il problema. Ormai siamo al collasso». Zaia non vuol polemizzar­e con la collega del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchia­ni (a pensar male, infatti, si potrebbe dire che i richiedent­i asilo sono stati spostati dalla Regione Pd, politicame­nte contigua al governo, alle due Regioni leghiste che più si stanno opponendo alle politiche sui migranti) ma ribadisce una volta di più: «Queste persone non sono profughi, analisi recenti dimostrano che l’80% delle persone che arrivano qui al termine dell’iter non si vedono riconosciu­to il diritto all’asilo». Dal Pd, invece, il capogruppo in Regione Stefano Fracasso commenta: «Confido che i prefetti gestiscano la situazione insieme ai sindaci, in questo aiutati dal fatto che i numeri di cui parliamo, 100 persone in due Regioni che assommano 15 milioni di abitanti, non sono preoccupan­ti. Purtroppo, oltre al fronte libico, dobbiamo fronteggia­re anche le rotte balcaniche, verso le quali i nostri vicini del Friuli Venezia Giulia sono particolar­mente esposti». (ma.bo.)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy