Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ascopiave record, ma la politica incombe
Utile e dividendo volano con la gestione Zugno-Gumirato, ma la Lega vuole cambiare
TREVISO Ascopiave è in perfetta forma ma è uno di quei casi in cui i conti non assicurano da soli la serenità che gli azionisti cercano. Se i proprietari della holding di controllo, Asco holding, poi, sono 90 Comuni, se all’orizzonte c’è la riforma Madia (al netto di slittamenti) sul riordino delle partecipate, per cui o si vende o ci si quota rapidamente e, soprattutto, se con l’assemblea del 28 aprile potrebbe essere messa in discussione la governance in sella ad da sei anni, anche le performance più brillanti assumono un valore relativo. «Sono come lo yoghurt, ho una scadenza», ha detto ieri, forse per esorcizzare l’eventualità di un suo non rinnovo, il presidente della Spa di Pieve di Soligo, Fulvio Zugno, prossimo al termine del suo secondo mandato triennale. Rimane che un cambio a fine aprile, prima della Madia. che potrebbe rendere ad esempio necessaria una fusione inversa, con la quotata che incorpora la holding, non appare razionale. Se poi il rinnovo della governance avverrà secondo logiche politiche (le pressioni sono tutte leghiste), il rischio è tutt’altro che trascurabile. Temi di cui Zugno preferisce per ora non parlare: «Le questioni della holding non mi riguardano – spiega – e non mi sembra il momento di riflettere su fusioni fra società. Eo mi sembra che, sulla Madia, vi sia un’intesa per concedere più tempo».
Detto questo, i numeri presentati ieri sono per Pieve di Soligo l’ennesima serie di record. I ricavi scendono sì del 14,4% a 497,7 milioni, un po’ perché si è venduto meno gas un po’ perché le tariffe sono diminuite, ma tutto il resto è in accelerazione a due cifre. L’Ebitda sale a 95,3 milioni contro gli 81 del 2015, e l’utile netto, +11,6%, tocca i 56,9.
L’indebitamento scende da 114 a 94 milioni e il dividendo che il cda proporrà in assemblea tocca il valore massimo di 0,18 euro ad azione. Con il titolo valutato 3,20 euro, con un incremento dal 2007 del 75% mentre tutti gli altri competitor perdono in abbondanza. «Quando sono arrivato io, nel momento più buio – ricorda Zugno – l’azione valeva 0,77». Ora, che Ascopiave è la prima in Veneto per utenze servite e la settima in Italia per volumi di gas distribuiti, la variabile è la strategia. «Abbiamo sistemato tutto ciò che si poteva sistemare – spiega il direttore generale, Roberto Gumirato – e nel bilancio non riusciamo più a trovare valori da migliorare. Perciò occorre crescere all’esterno». Sul tavolo il perfezionamento dell’aggregazione di AebGelsia, di Seregno, e le gare d’ambito, la prima a fine giugno per Belluno: «Ci presenteremo garantisce Zugno - non con i fucili ma con i cannoni».