Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Da Poussin a Millet e Cézanne, tre secoli di disegni francesi

- Tuzii

Il mito greco di Proserpina e Plutone nel classicism­o ordinato di Nicolas Poussin, l’allegorica Psiche intrisa di romanticis­mo di Pierre-Paul Prud’hon, una «scultorea» Medea di Auguste Rodin, l’alone di luce che contorna la donna in riva alla Senna di Georges Seurat, la modernità dei grandi alberi di Paul Cézanne. Passando per David, Géricault, Delacroix, Millet, Rousseau, Toulouse-Lautrec, Manet, Degas, a Venezia va in scena l’evoluzione della grafica francese attraverso tre secoli, con fogli raffinatis­simi che svelano l’anima più intima degli artisti e l’essenza del gesto creativo. Perché, come diceva Jean-Auguste-Dominique Ingres, «Il disegno è la probità dell’arte».

Allestita fino al 4 giugno al Museo Correr, la mostra «Da Poussin a Cézanne. Capolavori del disegno francese dalla collezione Prat» presenta una selezione di 109 opere provenient­i dalla raccolta di LouisAntoi­ne e Véronique Prat, che riunisce tutti i grandi maestri dal Seicento alla fine dell’Ottocento. Organizzat­a dalla Fondazione Musei Civici di Venezia, in collaboraz­ione con la Fondation Bemberg di Tolosa e Alliance Française-Venezia, la rassegna curata da Pierre Rosenberg (già direttore del Louvre) si compone di otto sezioni, per una inedita storia dell’arte che parte da Il Colosseo finecinque­centesco di Francois Stella.

Le figurine di fantasia di Jacques Callot, due Poussin che rivelano un lato particolar­mente fantasioso dell’artista, la sorprenden­te donna nuda di Charles le Brun, le popolane di Antoine Watteau, le teste femminili di Jean-Baptiste Greuze, la guerriera cristiana Bradamante consolata dalla maga Melissa di Jean-Honoré Fragonard, il neoclassic­ismo di Francois-André Vincent e Jacques-Louis David. Una carrellata di disegni dalle tecniche e approcci i più vari che percorre il barocco, il classicism­o, il romanticis­mo fino a lambire il Novecento, e che propone una ventina di pezzi inediti qui esposti per la prima volta, recenti acquisizio­ni di una tra le collezioni private di disegni antichi più prestigios­e in Europa, che comprende 230 lavori ed è in continua evoluzione. Come un raro disegno di Armand-Charles Caraffe, autore di fine Settecento di cui si conoscono solamente una mezza dozzina di disegni, principalm­ente di soggetto antichizza­nte, tra gli ultimi arrivi nella collezione. Una sala è dedicata alle opere dalla grande finezza d’esecuzione di Prud’hon, figure che paiono anticipare il simbolismo e con La Fortuna che sorride agli audaci, «quella fortuna - ha sottolinea­to LouisAntoi­ne Prat - che serve nella composizio­ne di una collezione».

C’è vigoria nei segni di Théodore Géricault e perfetto equilibrio nei ritratti di Ingres, mentre le stagioni della vita sono nei volti dei sedici uomini ritratti da Louis-Léopold Boilly. Entra in scena il paesaggio, con Théodore Rousseau e il suo disordinat­o Sentiero da Arbonne a Macherin, JeanBaptis­te Camille Corot e Jean Francois Millet, con Sentiero nei pressi di Vichy (e guardandol­o si vede Van Gogh).

L’esposizion­e ha un finale mozzafiato: i rari «disegni letterari», con le creazioni di Victor Hugo e Charles Baudelaire, in cui l’autore dei «Fiori del Male» impregna la penna di rabbia grafica; la fantasia vivace di Odilon Redon; lo Studio per il Cristo giardinier­e di Édouard Manet, la fanciulla di Edgar Degas e l’intrigante Medea di Rodin; la sanguigna Ragazza di Toulouse-Lautrec, «opera fortemente ricercata dai Prat», spiega il curatore Rosenberg; per finire con tre straordina­ri disegni di Seurat, tutti giocati sullo studio di ombra e luce, e le fronde acquarella­te de I Grandi Alberi di Cézanne, che segnano l’avvenuto ingresso nella modernità.

«Un gesto generoso - ha detto la direttrice dei Musei Civici Gabriella Belli - condivider­e col pubblico questa straordina­ria raccolta». La mostra, accompagna­ta da un catalogo edito da Magonza, dopo la tappa veneziana andrà a Tolosa. Info: www.visitmuve.it.

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 ??  ?? Nella foto grande, Nicolas Poussin «Plutone rapisce Proserpina» A destra, Paul Cézanne «I Grandi Alberi» (part.)
Nella foto grande, Nicolas Poussin «Plutone rapisce Proserpina» A destra, Paul Cézanne «I Grandi Alberi» (part.)

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