Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I mecenati trevigiani e la nascita di un museo Art bonus, già 8 aziende sostengono il «Salce»
TREVISO Per sostenere e valorizzare il primo museo nazionale che sta per aprire a Treviso, otto aziende locali sono già pronte a contribuire utilizzando l’Art bonus. La Collezione Salce sarà stabilmente visitabile a San Gaetano dal 5 maggio, con i suoi 25 mila manifesti esposti a rotazione, e il territorio la accoglie con le migliori intenzioni.
«Gli imprenditori hanno un ruolo e una responsabilità sociali – ha detto la presidente di Unindustria Maria Cristina Piovesana –, crediamo che l’investimento nella cultura sia volano per tutto il territorio».
Ieri pomeriggio a Palazzo Giacomelli l’associazione degli industriali ha promosso un convegno sulle potenzialità dell’Art bonus, il «mecenatismo 2.0»: una misura incentivante, sotto forma di credito d’imposta, per finanziare interventi a favore del patrimonio culturale. Sono otto le imprese che hanno già investito i loro soldi per promuovere il nuovo museo: Alf Group, Claim, Dotto Trains, Galdi, Hausbrandt, La Marca Servizi, Sac Serigrafia e Veneta Cucine. «Sono contributi positivi che sostengono un dialogo e una collaborazione forti con il settore pubblico – continua Piovesana -. Invitiamo ad amare questo museo e a sostenerlo con impegno». Va ricordato poi che quelli della Salce sono manifesti che parlano di lavoro, di idee, innovazione e impresa: non poteva esserci occasione migliore per legare arte e industria.
Il sindaco di Treviso Giovanni Manildo plaude: «Abbiamo sempre considerato la Collezione Salce un’eccellenza, anche se non l’abbiamo trattata come tale. La sensibilità dimostrata dagli imprenditori, non da oggi, trova terreno fertile e l’apertura di un museo è sempre una buona notizia».
Manildo sottolinea che il museo Ermitage di San Pietroburgo è già interessato a futuri scambi artistici con Treviso, anche con la Salce. (s.ma.)