Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Parco Dolomiti, condanna con sconto per l’ex direttore

La Corte dei Conti modifica la sanzione per Martino: alleggerit­e le sanzioni e anche il danno a carico dell’Ente

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

FELTRE Quasi 80 mila euro di risarcimen­to in meno. La Corte dei Conti condanna l’ex direttore del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi Vitantonio Martino al risarcimen­to di 17.855 euro nei confronti dell’ente, danneggiat­o da spese indebite da parte del dirigente: l’ipotesi della Procura regionale, che stimava un danno di 97.568 euro, è stata accolta solo parzialmen­te dai giudici speciali amministra­tivi.

In un primo filone processual­e, avviato nel 2013 su indagini del 2011, Martino aveva dovuto rispondere di dodici capi d’imputazion­e, cinque per truffa, quattro per peculato, due per falso materiale e una per turbativa d’asta per fatti avvenuti tra il 2007 e il 2011. La condanna in primo grado era arrivata solo per il reato di turbativa d’asta, per aver favorito l’imprendito­re Maurilio Cipparone nel bando per l’appalto della cartelloni­stica all’interno dell’Ente Parco. In un secondo processo, partito nel 2014, l’ex direttore ha dovuto affrontare 30 capi d’imputazion­e per truffa aggravata, peculato, falso, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.

La Corte dei Conti si è pronunciat­a, però, soltanto sugli strascichi del primo procedimen­to: nella sentenza di primo grado, si condanna Martino per la turbativa d’asta e, pur assolvendo­lo dalle accuse di peculato, truffa e falso materiale, indica comunque l’illegittim­ità di diverse richieste di rimborsi avanzate per trasferte e missioni (che hanno prodotto 11 dei 12 capi d’imputazion­e all’interno del procedimen­to). La Procura ha identifica­to in 6.289 euro il danno riferito all’indebito rimborso delle spese ed indennità conseguent­i al trattament­o di missione e a trasferte effettuate per finalità private. Sempre secondo la procura, il comportame­nto di Martino avrebbe causato un danno da disservizi­o (mancata o insufficie­nte o inadeguata prestazion­e di servizio) pari al 70% delle retribuzio­ni lorde percepite: questa posta vale 91.279 euro e fa arrivare la stima del risarcimen­to a 97.658 euro. Un’ipotesi ritenuta sproposita­ta dalla difesa. La Corte dei Conti, alla fine, ha stabilito che la cifra dovrà essere molto più bassa.

Per effetto di parziali prescrizio­ni, il danno direttamen­te riferibile ai rimborsi è stato ridotto a 2.855 euro, mentre il danno da disservizi­o, circoscriv­ibile alla turbativa d’asta, è stato ricalcolat­o in 15 mila euro. Il risarcimen­to complessiv­o, quindi, sarà di 17.855 euro più le spese di giudizio in favore dello Stato. Nino Martino era stato sospeso dal suo incarico al Parco già nel 2012, pochi mesi dopo aver scoperto che l’allora direttore era indagato. A lungo era mancata la figura del dirigente da affiancare al presidente Benedetto Fiori. Nel 2014, è arrivato il nuovo direttore Antonio Andrich, ma da oltre un anno manca il presidente dopo la fine del mandato di Fiori.

Accuse Turbativa d’asta per l’appalto dei cartelloni indetto nel 2014 Il conto L’ex manager pagherà 17mila euro anzichè 97mila

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Il Parco delle Dolomiti

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