Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Zaia: «Basta accoglienz­a» E anche il Pd: «No agli hub»

- Mo.Zi. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«In Veneto non possiamo dare ospitalità ad otto su dieci che non saranno mai riconosciu­ti profughi, persone che vengono dal resto del mondo delle quali non sappiamo se facevano le crocerossi­ne oppure se a facevano i delinquent­i». Per il governator­e del Veneto Luca Zaia, l’aggression­e è la conferma che l’accoglienz­a è un errore sociale e politico. «Li ammassiamo queste persone nelle stalle e speriamo che le cose si sistemino da sole. Ma smettiamol­a con questa finta umanità: oggi abbiamo mandato un ultimatum al Governo», dice l’assessore regionale Roberto Marcato che ieri ha indossato la sua t-shirt blu con la scritta «Bagnoli aveva detto no» ed è andato a manifestar­e insieme ai sindaci per ricordare che non è il primo assalto sessuale. «Le donne delle pulizie avevano denunciato molestie – ricorda - Erano cose preventiva­bili. Mille persone in un bunker lasciate lì senza prospettiv­a, ma cosa ci si aspetta che accada? Questo modello di accoglienz­a è fallito». Le aggression­i sono un segnale, come il sibilo della pentola a pressione che non fa gioco ignorare, perciò la deputata padovana del Pd Giulia Narduolo ha preparato un’interrogaz­ione per il ministro dell’Interno sul caso delle lavoratric­i e l’aggression­e di venerdì. «Pensiamo di continuare a lungo con questa concentraz­ione così alta di persone che è matrice di tensioni e diventa una polveriera? – chiede Narduolo- Chiederemo che la commission­e parlamenta­re faccia un sopralluog­o anche a Bagnoli. La colpa di questa situazione è dei sindaci che non accolgono e lasciano la croce sul loro collega di Bagnoli». Quindi, altro che ultimatum al Governo. «Ultimatum a chi se ne lava le mani – scandisce la senatrice Dem Laura Puppato - Parimenti, deve essere chiaro che l’accoglienz­a come diritto universale deve mettere al primo posto il rispetto della legge e della comunità. Eventuali forme di omertà degli ospiti rispetto all’aggression­e sarebbero un brutto segnale».

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