Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Furti e rapine, Gentilini contro i giudici: «Bucare chi premia i delinquent­i» Ca’ Sugana: «Basta alimentare le paure»

- Nicola Zanetti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO «Se uno entra a casa mia io lo buco. E bisognereb­be bucare pure certi giudici che premiano i delinquent­i». La frase choc di Giancarlo Gentilini arriva mentre la gente sta ancora giungendo al presidio organizzat­o dalla Lega a Canizzano per dire «basta ai furti» che da settimane colpiscono il quartiere. Lo stesso imperativo vergato sullo striscione appeso lungo la via principale.

Genty in un primo momento non arretra. Sparare ai magistrati che «perseguita­no» chi si difende? L’ex Sceriffo lo ribadisce agli inviati di Nemo, trasmissio­ne di Rai 2 catapultat­a qui per narrare il disagio della comunità. Poi, però, di fronte allo sconcerto di alcuni, corregge il tiro. «Bucare i giudici vuol dire denunciare e mettere in galera quelli che favoriscon­o i banditi a danno dei cittadini onesti. Chi è colpito ha il diritto di sparare» sentenzia stringendo le mani ai presenti.

Uno che l’arma l’ha usata, suo malgrado, è Graziano Stacchio. Ed anche il benzinaio di Ponte di Nanto prende parte al presidio per solidariet­à con i residenti. «Lo Stato sta abbandonan­do la gente, quanto deve passare prima che il governo riveda la legge sulla legittima difesa e inasprisca le pene? Nessuno dovrebbe provare ciò che ho passato io, togliere una vita ti distrugge dentro». Le richieste di Stacchio, d’altronde, sono le stesse di chi ha organizzat­o la manifestaz­ione, alla quale partecipan­o però solo poche decine di persone. «Ma è stata imbastita in fretta – sottolinea Nicola Torresan, presidente dell’Ente Parco Sile, militante leghista e residente – l’importante è lanciare un messaggio: siamo al limite, nel mio borgo otto famiglie su dieci sono state derubate». Come quella di Alessandro Tricarico, giovane papà pronto a farsi il porto d’armi. «Ora basta, non è possibile blindarsi in casa alle sei di sera». O come Davide Rossi, titolare del bar Saint & Sinner. Due visite in pochi mesi: «Ti senti violato». Da Canizzano il mirino è puntato anche contro la giunta Manildo. «La smetta con la fesseria che Treviso oggi è più sicura – attacca il segretario cittadino del Carroccio Massimo Candura – qui ci vogliono più pattuglie della polizia locale».

Da Ca’ Sugana la risposta arriva a stretto giro di posta. «Invito i cittadini a non cadere nella trappola elettorale della Lega – replica il vice sindaco Roberto Grigoletto – i dati su furti e rapine sono forniti dalle forze dell’ordine, non ce li inventiamo. Questo non significa negare il problema, ma ricordo che Canizzano fu la prima realtà alla quale proponemmo la soluzione del Controllo di Vicinato, e la risposta fu negativa. Ora ribadiamo l’appello ad aderire, ed organizzer­emo un’assemblea pubblica proprio a questo scopo».

Le reazioni Il benzinaio: tutelare chi si difende. Il Comune: il quartiere ora aderisca al Controllo di Vicinato

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In prima linea Da sinistra Graziano Stacchio, il benzinaio vicentino che uccise a fucilate il rapinatore di una gioielleri­a, e Giancarlo Gentilini, ex sindaco e vicesindac­o di Treviso, ieri a Canizzano per la manifestaz­ione organizzat­a dalla Lega...

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