Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Codivilla, presidio e incontro con il prefetto
Lunedì il sit-in. La Cgil: «In ballo 150 posti di lavoro e il destino dell’ospedale»
BELLUNO «Vogliamo vedere che soluzioni ci sono per l’immediato futuro, vanno preservati i posti di lavoro e un importante servizio sanitario». Gianluigi Della Giacoma, segretario della Funzione pubblica Cgil, si prepara a incontrare il prefetto Francesco Esposito per discutere dell’incerta situazione dell’ospedale Codivilla-Putti di Cortina. La fine della gestione mista pubblico-privato porta preoccupazioni e incertezze: non si sa cosa accadrà dopo il 29 aprile, ultimo giorno della sperimentazione. I lavoratori dell’ospedale terranno un presidio davanti a palazzo dei Rettori, prima dell’incontro con il prefetto.
Intanto Della Giacoma accusa l’Usl 1 (ora Usl Dolomiti) di aver perso tempo senza individuare una soluzione per il mantenimento dei servizi: «L’azienda aveva il mandato del Consiglio regionale di esternalizzare i servizi entro 30 mesi e quel termine sta giungendo alla scadenza. Alla fine non ha fatto nulla e la Regione non ha vigilato. E’ molto grave, non si sarebbe dovuti arrivare a questa situazione». Ora a gestire la questione sarà il Crav, ovvero l’unità organizzativa della Regione che si occupa della centralizzazione degli acquisti. «La Commissione regionale Sanità ha deciso così — spiega Della Giacoma — l’Usl è stata esautorata perché non ha fatto quello che doveva». In poco più di un mese si dovrà decidere il destino di 150 lavoratori e in generale della struttura specializzata nelle cure ortopediche e in particolare nel trattamento dell’osteomielite, infiammazione e infezione dell’apparato osteo-articolare. La gestione mista che sta volgendo al termine era iniziata nel 2014, come proroga di una sperimentazione precedente.