Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Autonomia, intesa Zaia-Confindust­ria Ma Finco e Piovesana disertano l’incontro

Vertice con il governator­e, i presidenti di Padova e Treviso disertano: segnale a Zoppas?

- Zicchiero

MESTRE Un primo Consiglio di Presidenza di Confindust­ria regionale che debutta sotto il segno dell’autonomia del Veneto, quello aperto ieri dal neo presidente Matteo Zoppas. Il vertice è iniziato con un confronto con il governator­e Luca Zaia, che a lungo ha illustrato la sua roadmap. Vertice a cui però non hanno partecipat­o i leader degli industrial­i di Padova e Treviso, Finco e Piovesana.

MESTRE Debutto sotto il segno dell’autonomia del Veneto per il presidente Matteo Zoppas al Consiglio di Presidenza di Confindust­ria Veneto. In apertura di lavori c’è stato il confronto col governator­e del Veneto Luca Zaia, che a lungo ha illustrato la sua roadmap: «Il 2017 è l’anno della celebrazio­ne del referendum - ha detto E il 2018 sarà quello della trattativa con lo Stato in base all’articolo 116 della Costituzio­ne».

Ai presidenti e ai vice delle associazio­ni provincial­i che gli chiedevano quali poteri rivendicas­se, ha riposto sicuro: «Tutti, gli stessi che sono in capo alle province autonome di Trento e Bolzano. Ormai è dimostrato che le riforme lo Stato, dall’alto, non è in grado di farle. Pertanto non possono che venire dal basso e la Regione del Veneto romperà lo stallo celebrando il referendum sull’autonomia che aprirà una all’università») e ovviamente la programmaz­ione e la creazione delle rete di trasporti, infrastrut­ture e connession­i digitali. A questo punto, il colloquio col governator­e si è spostato sulla Pedemontan­a: Zaia ha ripercorso le traversie della superstrad­a, gli imprendito­ri hanno confermato l’appoggio alla manovra con addizional­e Irpef e riformulaz­ione del contratto col concession­ario Sis per completarl­a. Su infrastrut­ture e riforme, dopo la «sbandata» per il riformismo renziano, insomma pare tornato il sereno tra Regione e indistrial­i.

Zoppas ha poi illustrato il piano operativo della sua presidenza. La discussion­e su strategie, obiettivi, sinergie, formazione e sugli attriti in corso con Padova e Treviso si è aperta ma non chiusa. Continuerà il 12 aprile alla prossima convocazio­ne del Consiglio di presidenza. La distanza che separa ancora Treviso e Padova dalla presidenza Zoppas si è segnalata con l’assenza dei rispettivi presidenti Maria Cristina Piovesana e Massimo Finco, sostituiti dai vice Antonella Candiotto e Anna Viel. I dubbi sulla doppia presidenza Veneto-Venezia, l’asse realizzato con le altre associazio­ni per eleggere Vincenzo Boccia presidente nazionale e una piattaform­a programmat­ica non sufficient­emente definita sono all’origine di questo dialogo faticoso. Non hanno mancato l’appuntamen­to i presidenti di Verona Michele Bauli, Vicenza Luciano Vescovi e Belluno Luca Barbini) e Francesco Peghin, presidente di Fondazione NordEst, oltre ai direttori di tutte le associazio­ni confindust­riali provincial­i. Zoppas non si demoralizz­a, il mandato della sua presidenza è «ricostruir­e la squadra».

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