Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Scuole superiori in pericolo «Subito 100 milioni di euro»

La Provincia allo Stato: necessari per la sicurezza degli edifici

- Andrea Zucco © RIPRODUZIO­NE RISERVATA (ha collaborat­o Marco de’ Francesco)

BELLUNO Per sistemare le scuole superiori bellunesi servirebbe­ro quasi 100 milioni di euro, ma di quei soldi per i lavori antisismic­i e antincendi­o non c’è nemmeno una minima parte. Anzi, le manutenzio­ni non ancora appaltate potrebbero fermarsi. Questo il quadro emerso ieri mattina a Palazzo Piloni durante la mobilitazi­one della Provincia per rivendicar­e le risorse per l’edilizia scolastica a pochi giorni dalla manifestaz­ione per le manutenzio­ni stradali.

Il bilancio dell’ente potrebbe chiudersi con 28 milioni di euro di deficit per il 2017, un risultato frutto di tagli e contributi alla spesa pubblica.

«Speriamo che i nostri parlamenta­ri si facciano promotori di una legge che preveda risorse dedicate all’antisismic­a, in base alla zonizzazio­ne e ai risultati delle indagini degli esperti» ha commentato Ezio Lise, consiglier­e provincial­e con delega all’Edilizia scolastica. La Provincia possiede 50 edifici tra scuole e palestre, con un costo di 1,7 milioni di euro annui per utenze e manutenzio­ni ordinarie. Solo quattro edifici sono dotati di certificat­o di prevenzion­e incendi, mentre in altri quattro si sta lavorando per ottenerlo. Per sistemare altri 14 edifici, serviranno circa dieci milioni di euro. Un conto che esclude tutti gli interventi mirati al migliorame­nto sismico degli edifici. Per le sole indagini in corso sullo stato di 8 edifici, la Provincia spenderà 141 mila euro, a cui aggiungere ulteriori 450 mila euro per altre 7 verifiche.

Poi ci sono tutti i lavori: per il migliorame­nto sismico e antincendi­o dell’Iti «Segato» di Belluno (dove c’è almeno un’ala da sistemare) serviranno 995 mila euro. E anche molte altre scuole costruite negli Anni ‘60 necessitan­o di interventi di consolidam­ento.

Intanto preoccupa anche la situazione delle strade: si è tenuto il «Tavolo delle infrastrut­ture», convocato dalle associazio­ni di categoria industrial­i, artigiane, agricole e commercial­i.

Secondo Domenico Limana, delegato di Confindust­ria e coordinato­re, «sono stati definiti obiettivi per sviluppare la rete stradale in vista dei Mondiali di sci alpino 2021 di Cortina. Ma non solo: si sta lavorando per lo sviluppo della rete ferroviari­a, per il completame­nto dell’anello delle Dolomiti ad est ed ovest, per la valorizzaz­ione della tratta FeltreBell­uno e per lo sviluppo di quella metropolit­ana di superficie di cui si parla da anni».

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