Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il giudice «armato» rischia nuovi provvedimenti disciplinari
Non perderà il lavoro ma se il giudice Angelo Mascolo partecipasse ad un concorso per una progressione di carriera difficilmente lo vincerebbe. L’Associazione nazionale magistrati del Veneto si è dissociata dal collega e ha stigmatizzato la lettera in cui Mascolo annuncia che d’ora in poi girerà armato e accusa lo Stato di aver abdicato al suo ruolo. L’Anm ha anche chiesto al Collegio dei probiviri di aprire un procedimento disciplinare. Il fascicolo non è stato ancora aperto (questa settimana il Consilio superiore della magistratura non lavora) ma nelle prossime settimane è probabile che venga valutata l’apertura di un procedimento ai danni di Mascolo.
In questi casi, possono essere stabilite una serie di sanzioni: la più blanda è «l’ammonimento». Ci sono poi la «censura» contro le parole del giudice e la riduzione degli scatti di carriera per qualche mese. Da ultimo, c’è la «destituzione» ma un provvedimento così severo difficilmente verrà applicato a un giudice che, tra l’altro, è vicino al pensionamento. Mascolo compie infatti 65 anni quest’anno. In caso di procedure disciplinari - contro Mascolo è già stato aperto un fascicolo la scorsa estate dalla Procura generale per le dichiarazioni sul caso dei due orologi da 5 mila euro ciascuno donati a due finanzieri accusati di corruzione - i magistrati partono penalizzati in caso di concorsi per l’avanzamento della carriera e raramente riescono a vincerli.