Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Malato di gioco, tenta di uccidere la madre a colpi di martello
Mira, era in cura anche per problemi psichici. La vittima è grave
MIRA (VENEZIA) L’ha presa a martellate in testa e poi ha chiamato i carabinieri: «Ho ucciso mia madre». Quando i militari sono entrati in casa, però, la donna era ancora viva e cosciente, in un lago di sangue. Accanto a lei, c’era il figlio, Valentino Gasparini, con il martello tra le mani.
L’uomo, 46 anni di Mira, è stato arrestato domenica pomeriggio per tentato omicidio. In un raptus, all’apice di una lite, ha quasi ucciso la donna, Gabriella Asolati, 77 anni, che ha perso conoscenza durante il trasporto all’ospedale ed è in pericolo di vita.
Una discussione che potrebbe essere scoppiata forse per questioni di denaro, anche se su questo non c’è ancora una conferma ufficiale. L’uomo, che lavora per una cooperativa in ambito sanitario, è infatti seguito dal centro di salute mentale a Dolo e soffrirebbe anche di ludopatia, tanto che sarebbe un frequentatore del Casinò di Venezia, dove è stato visto l’ultima volta l’estate scorsa.
«Abbiamo sentito gridare ma non ci siamo preoccupati perché si sentivano spesso litigare», racconta un vicino che abita nello stesso condominio.
Erano le 18.30 circa quando Gasparini si è scagliato contro la donna, che ha problemi di deambulazione e l’anno scorso era stata ricoverata per problemi di salute.
«Lui la accudiva – racconta Francesca, titolare di un panificio a pochi metri dalla palazzina -. La accompagnava a fare la spesa e a passeggiare, tenendola a braccetto».
La famiglia è nota ai servizi sociali comunali, tanto che entrambi per un periodo hanno avuto un amministratore di sostegno. L’anno scorso, però, hanno voluto interrompere il servizio nonostante il parere contrario dell’assistente. Di recente ai servizi sociali non sono giunte segnalazioni, tranne una da parte della sorella di Gasparini, che vive a Milano, che si era detta «preoccupata» .
Nonostante tra i due, agli occhi di chi li conosce «da fuori», sembrava ci fosse un rapporto esemplare, tra le mura domestiche gli screzi aumentavano. «A volte mi sembrava avere un atteggiamento un po’ aggressivo», racconta un residente riferendosi a Gasparini che, preso dall’ira, ha colpito la madre tre volte, in cucina. Uno dei fendenti le ha sfondato la tempia, gli altri le hanno provocato fratture al cranio. «Sapevo che c’era una situazione di sofferenza – racconta un altro vicino - ma non avrei mai immaginato una cosa del genere. Forse sono stati lasciati soli».
L’uomo potrebbe aver pensato di aver davvero ucciso la madre e, in effetti, è questo che ha detto ai carabinieri quando ha composto il 112. Al loro arrivo si è fatto trovare in casa ma non ha fornito particolari sul movente. È «prematuro» stabilire, secondo l’Usl 3, un collegamento con la patologia per cui era in cura.
«Questi casi sono sempre più ricorrenti – dice l’assessore alle politiche sociali di Mira, Francesca Spolaor -. settimanalmente capitano situazioni di aggressività che sfociano nei drammi più gravi». Ora Valentino Gasparini si trova rinchiuso in carcere in attesa della convalida.