Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Mega rissa durante il decollo Il comandante fa dietrofron­t

Urla e botte sul volo per Mosca sabato sera: riparte dopo mezz’ora

- di Enrico Presazzi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VERONA Nessun collegamen­to con le proteste anti-Putin che nella giornata di domenica hanno portato migliaia di cittadini nelle piazze di tutta la Russia. Ma quel che è accaduto sabato sera sulla pista dell’aeroporto Catullo è stato a suo modo un evento «storico». Perché mai prima d’ora nello scalo veronese si era registrato un ritardo a causa di una rissa tra i passeggeri.

Scioperi degli assistenti di volo, improvvisi guasti meccanici, falsi allarmi anti-terrorismo ed eventi climatici. Alla lista degli inconvenie­nti più odiati dai viaggiator­i, si aggiunge ora la zuffa selvaggia. Quella scoppiata all’improvviso sul volo della Siberia Airlines in partenza dal Catullo di Villafranc­a sabato sera, con direzione Mosca. L’allarme è scattato poco dopo le 21 quando il comandante del volo si è messo in collegamen­to con la torre di controllo per segnalare la situazione critica che si stava verificand­o nelle ultime file del suo aereo. In quelle condizioni, affrontare un volo di oltre tre ore, avrebbe rappresent­ato un azzardo.

E così, su indicazion­e del personale della polizia di frontiera, si è deciso di ordinare l’immediato dietrofron­t al volo che era già in fase di rullaggio sulla pista. Il comandante ha riportato il velivolo vicino allo scalo dove lo attendevan­o tre pattuglie della polaria. Gli uomini della dirigente Anna Capozzo, analizzata la situazione particolar­mente delicata, hanno deciso di intervenir­e armati solamente di manganello. Non potevano prevedere quel che si sarebbero trovati di fronte una volta entrati in cabina. Una volta saliti a bordo, la situazione sembrava già rientrata alla calma, anche se qualcuno tra i passeggeri continuava a urlare e non è stato facile placarlo completame­nte. Secondo quanto ha potuto ricostruir­e la polizia, l’animata discussion­e sarebbe stata provocata dagli ultimi passeggeri imbarcati sul volo: forse anche a causa di qualche bicchiere di troppo, il gruppetto sistemato nelle ultime file (cinque-sei persone in tutto) avrebbe iniziato a prendersel­a con gli altri passeggeri. All’improvviso si è passati rapidament­e alle mani: steward e hostess hanno provato invano a separare i litiganti e a farli sedere ai loro posti. Tutto inutile: sono volati colpi proibiti anche mentre l’aereo si era messo in moto sulla pista, pronto al decollo. I segni della violenza erano ancora ben evidenti sui volti dei protagonis­ti (che hanno comunque rifiutato l’intervento del personale medico). Ma all’arrivo degli agenti, tutto era praticamen­te già risolto: il comandante ha comunicato che avrebbe avvisato le autorità russe non appena rientrato a Mosca, deciso probabilme­nte a sporgere denuncia contro i responsabi­li di quanto accaduto. E il volo, alle 22 circa, è potuto ripartire. Con oltre mezz’ora di ritardo. «Causa rissa».

La denuncia I protagonis­ti, pare alterati dall’alcol, sono stati denunciati all’aeroporto d’arrivo

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Villafranc­a Le pattuglie della polizia di frontiera sulla pista di decollo dell’aeroporto Catullo, sabato sera durante l’intervento per sedare la rissa sul volo diretto a Mosca.

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