Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Mancano magistrati, giustizia in crisi «Belluno dimenticata, cause a rischio»
L’allarme della presidente del Tribunale. Il CSM: «Pochi accettano il trasferimento»
BELLUNO Problemi di organico al Tribunale di Belluno, mancano magistrati e si rischia l’accumulo di lavoro arretrato. Da ieri la sezione gip-gup ha solo un giudice, che non potrà essere, in uno stesso procedimento, giudice per le indagini preliminari e giudice dell’udienza preliminare. Oltretutto, il posto lasciato vuoto da Federico Montalto (che ieri ha preso servizio nella prima sezione della Corte d’Appello di Trieste) non è stato ancora messo a concorso. La presidente del Tribunale di Belluno, Antonella Coniglio, osserva come la situazione sia «veramente precaria».
Belluno, commenta, «forse non è abbastanza tenuta in considerazione. Un mese fa, ho chiesto in accordo con il dottor Montalto, che ha dato la sua disponibilità, di posticipare la presa in possesso a Trieste, per permettere di organizzarci. La Corte d’Appello di Venezia ha convenuto e lo ha chiesto al Ministero, che ha respinto questa soluzione». Secondo i dati del Ministero della Giustizia, Belluno avrebbe una scopertura di giudici pari all’11% e la Corte d’Appello di Trieste pari al 14%. «C’è stato un errore di calcolo - dice la presidente Coniglio - la scopertura qui è del 30% e se si contano le teste dei giudici si sale al 40%, dal momento che ne mancano 4 su 10 considerando la maternità di un magistrato».
La presidente ha riformulato la richiesta, ma non c’è stato nulla da fare, dal momento che la Corte d’Appello di Trieste non ha acconsentito a proroghe. «Mi appresto a chiedere - aggiunge la dottoressa Coniglio - l’applicazione infradistrettuale di un magistrato, vediamo se questa richiesta sarà ritenuta meritevole di considerazione. In caso contrario ci sarà un’ovvia ripercussione sul dibattimento. Dispiace, visto il 30% di smaltimento dell’arretrato dell’anno scorso».
Difficile l’organizzazione del lavoro dei magistrati, tanto più ora che il giudice Elisabetta Scolozzi è stata precettata per alcuni venerdì per la commissione per gli esami di Stato degli avvocati a Venezia. Una situazione alla quale si aggiunge la carenza del personale amministrativo che si attesta intorno al 30%. Con il 60% dei giudici e il 70% degli amministrativi a disposizione, il Tribunale è in difficoltà. «Le carenze a livello di personale amministrativo sono un problema del Ministero a livello nazionale – spiega il senatore Pierantonio Zanettin (Forza Italia), membro del Consiglio superiore della Magistratura – Per quanto riguarda i giudici, ci stiamo occupando del “bollettone” nazionale per i nuovi magistrati. Cercheremo di tenere conto della posizione di Belluno, anche attraverso trasferimenti orizzontali in mobilità». I giudici, però, dovranno accettare la destinazione, e non è detto che siano disposti a trasferirsi in una realtà periferica.
Inoltre, aggiunge Zanettin, «bisogna tenere conto di un contesto nazionale in cui il tasso di scopertura medio è dell’11%».